Corneliani, martedì l’incontro azienda-sindacati. Congelati temporaneamente i 130 licenziamenti

Corneliani, martedì l'incontro con i sindacati. Congelati temporaneamente i 130 licenziamenti
Scirè, Orezzi e Scibilia mentre comunicano alla stampa gli sviluppi alla Corneliani

MANTOVA – Questa mattina il terzo sciopero alla Corneliani contro i 130 licenziamenti annunciati ha letteralmente svuotato la fabbrica. Le parole d’ordine ancora una volta erano “non mollare” e “rimaniamo uniti”. La determinazione sui volti dei 450 dipendenti era tangibile ma probabilmente pochi di loro si sarebbero aspettati che già nel pomeriggio ci sarebbero stati degli sviluppi.
E invece alle 15 l’azienda ha formalizzato, a mezzo di posta elettronica, alle sigle di rappresentanza sindacale, una richiesta di incontro per la giornata di martedì 19 novembre.  La lettera è firmata dal direttore del personale Maurizio Arsti. 
I sindacati, nel giro di un’ora, hanno convocato le Rsu per comunicare la notizia che più tardi è stata poi ufficializzata in assemblea a tutto il personale. 
Sono il segretario generale della Filctem Cgil Mantova Michele Orezzi, quello territoriale della Uiltec Uil Cr-Mn Merielisa Scirè e della Femca Cisl Asse del Po Rosaria Scibilia a spiegare quanto accaduto in questa giornata convulsa. E a raccontare che la notizia in assemblea è stata salutata da un lunghissimo applauso. “Abbiamo visto contentezza ma anche qualche lacrima” dice Orezzi che ribadisce come sia tutto dovuto al coraggio dei dipendenti se si è arrivati a questo risultato.
Nella richiesta  dell’azienda viene specificata la volontà di “concordare insieme un percorso condiviso tra le parti”, “la calendarizzazione di un prossimo incontro con la proprietà”, “la programmazione di incontri con le parti sociali per approfondimenti di merito sul piano industriale” il tutto con il congelamento temporaneo di “iniziative unilaterali”, il che significa l’obiettivo più atteso, il congelamento quindi dei 130 licenziamenti. 
L’assemblea del personale Corneliani ha preso atto dell’apertura dei vertici aziendali, ha confermato lo stato di agitazione e il pacchetto di scioperi già convocati, seppur congelando  a sua volta temporaneamente ogni altra azione di lotta fino a martedì 19 novembre.
I sindacati hanno ringraziato più volte i lavoratori, ribadendone coraggio e determinazione. “I tre scioperi con percentuali di adesione tutti sopra il 97% – spiegano – hanno permesso la riapertura di un tavolo, dopo otto lunghe giornate di silenzio dell’azienda. É solo un piccolo passo di una vertenza complicata, ma per tutto quello che sono stati questi otto giorni è un passo molto significativo. La lotta e l’unità di tutti i lavoratori paga, sempre“.