Corneliani, oggi il Governo risponde all’interrogazione di Dara

Dara, dal sostegno al territorio all'antimafia. Bilancio del deputato che dà la disponibilità al secondo mandato

MANTOVA – L’interrogazione presentata dal deputato mantovano della Lega Andrea Dara in merito alla questione Corneliani, vede oggi la risposta del governo. Un documento nato per fare luce su una situazione divenuta rilevante e da giorni al centro di delicate discussioni, nonchè segno di un’ulteriore attenzione di Dara su questo tema.

“Quando mi misi a completa disposizione, come parlamentare della Commissione che affronta le crisi industriali, la Cgil, per bocca del suo giovane segretario di categoria – ricorda Dara -, mi rispose, testuale: ‘Non abbiamo bisogno di nessuno, chi vuole darci una mano deve venire qui a chiedere il permesso’ Aggiungendo, poi: ‘Non abbiamo bisogno della politica per aprire tavoli con le istituzioni. A chi viene qui faremo l’esame del sangue'”. Un atteggiamento duramente criticato dal parlamentare che ricorda poi come la situazione sia degenerata con 8 mesi persi tra picchetti e scioperi e il rischio vero di una chiusura. “Per cui  – continua – sono contento nel leggere le dichiarazioni di giubilo e ringraziamento della Cgil nei confronti del Senatore del Gruppo Misto Matteo Richetti, da Sassuolo, per la sua interrogazione che è proprio come quella da me presentata alla Camera e che, come la mia, riceverà oggi risposta. Vuol dire che la Cgil ha capito che per fare davvero gli interessi dei lavoratori e dell’Azienda, occorre il concorso di tutti, politica compresa, senza far ‘esami del sangue’ a nessuno, badando ai fatti concreti e non all’ideologia“.

Un impegno da parte di tutti che ora diventa più che mai necessario ed urgente anche alla luce della richiesta di ‘concordato in bianco’: “non c’è più tempo da perdere e, con il concorso e la partecipazione di tutti, agire con l’unico obiettivo di salvaguardare la Corneliani e i suoi lavoratori mantovani. Per questo mi aspetto che le mie reiterate richieste di incontro anche con le rappresentanze aziendali abbiano finalmente risposta, come è stato per il Sen. Richetti, che ha il mio stesso sangue, quello della politica al servizio del mondo del lavoro. Perchè le crisi da risolvere non hanno colore“.