Coronavirus, il M5S scrive a Fontana e Conte: “Priorità alle diagnosi e più soldi alla ricerca, stop alla fuga dei cervelli”

Il consigliere regionale pentastellato Andrea Fiasconaro
MANTOVA – Lettera aperta del Movimento 5 Stelle indirizzata alla Presidenza del Consiglio, al Ministro della Sanità, ai Consiglieri regionali, al Presidente del Consiglio regionale, alla Giunta e al Presidente della Regione Lombardia per chiedere più fondi per i laboratori e la ricerca con l’obiettivo di rafforzare la diagnostica da Coronavirus. L’iniziativa richiama l’urgenza di rafforzare le “diagnosi e l’isolamento precoce dei casi asintomatici e paucisintomatici”.
Andrea Fiasconaro, consigliere regionale del M5S Lombardia, spiega: “Nonostante l’invito dell’OMS ad estendere gli sforzi diagnostici in Lombardia e nel resto del Paese questo sforzo è stato abbandonato troppo presto.  Ad oggi ci si è concentrati nel potenziare i numeri di terapie intensive e subintensivi e nel ricercare nuovo personale specialistico come gli anestesisti. Non basta – aggiunge il rappresentante del M5S; – occorre concentrare ed indirizzare lo sforzo economico anche nell’acquisto e nell’adeguamento delle attrezzature di laboratorio per l’analisi RT-PCR dei tamponi, coinvolgendo tutti gli ospedali già dotati di laboratorio di analisi molecolare opportunamente coordinati anche per uniformare i protocolli e l’attendibilità delle risposte.
Il lavoro di diagnostica va assolutamente rafforzato. Proprio per questo – prosegue il portavoce dei pentastellati – chiediamo più risorse per i laboratori e alla luce dell’esaurimento delle scorte di biomedicali a livello internazionale, sarebbe opportuno garantire ai laboratori di diagnostica la disponibilità di reattivi, strumenti e presidi necessari a garantire la continuità diagnostica, anche ricorrendo a manovre di accaparramento. Chiediamo inoltre l’assunzione di nuovo personale e competenze professionali nell’ambito scientifico/sanitario, della biologia, biotecnologia, farmaceutica e biomedico. È ora di rendere attrattiva la nostra ricerca: stop alla fuga di nostri ricercatori e delle nostre eccellenze all’estero. Solo diagnosi ampie e misure di isolamento e quarantena anche di casi asintomatici ci porteranno fuori dall’emergenza”, conclude Fiasconaro.