Cosa si potrà fare dal 7 al 10 gennaio. Tra giallo “rafforzato” e arancione. Dall’11 al 15 ancora poche certezze

Domani, 6 gennaio è l’ultimo giorno di zona rossa, come sancito dal Decreto Natale. Ma cosa succederà dal 7 in poi? Facciamo un piccolo riassunto.

Giovedì 7 e venerdì 8 gennaio

Tutta l’Italia torna in giallo per 48 ore, ma è un giallo “rafforzato” o “ritretto” infatti, a differenza delle “zone gialle” conosciute fino ad ora, non sarà possibile uscire dalla propria regione (possibile solo con autocertificazione con valido motivo, lavoro, urgenza, salute).

Ci si potrà invece spostare liberamente nella regione senza autocertificazione. Coprifuoco sempre in vigore, ancora dalle 22 alle 5.

Riaprono solo le scuole per l’infanzia, elementari e medie. Per le superiori in presenza al 50% bisognerà aspettare l’11 gennaio. (anche se con differenze tra le varie regioni)

Bar e ristoranti in zona gialla possono riaprire fino alle 18 (sempre consentito asporto fino alle 22) e la consegna a domicilio senza limiti di orario. Ma molti hanno già fatto sapere che resteranno chiusi

vedi https://mantovauno.it/cronaca/zona-gialla-ristretta-due-pranzi-non-valgono-la-riapertura-8-locali-su-10-non-riapriranno/

Negozi tutti aperti senza alcuna distinzione fino alle 20 (l’apertura allungata alle 21 era prevista solo per le festività natalizie). Aperti anche i centri commerciali. Alimentari e non, attività di ogni genere osserveranno i normali orari previsti dai comuni in cui si trovano.

Chiuse ancora palestre, musei, cinema, teatri

Sabato 9 gennaio e domenica 10 gennaio

Tutta Italia segue per il weekend seguirà  le regole della zona arancione quindi:

Vietato muoversi dalla propria regione e dal proprio comune.(Solo poche eccezioni con autocertificazione). Sempre consentito spostarsi per lavoro o motivi di salute e necessità.

Altre due eccezioni ai divieti: ci si potrà muovere, non più di due persone con eventuali minori di 14 anni o persone disabili a carico, per andare a trovare amici o familiari nella propria regione, per andare nelle seconde case all’interno della regione, insieme con il proprio nucleo familiare. E ancora, per chi abita in un centro con meno di 5.000 abitanti, è consentito spostarsi in un raggio di 30 chilometri ma non verso un comune capoluogo. Ed è sempre in vigore il coprifuoco, dalle 22 alle 5.

Bar e ristoranti aperti solo per asporto (fino alle 22) e consegne a domicilio. Non si potrà quindi consumare bevande e sostare nelle vicinanze dei locali.

Tutti i negozi aperti mentre restano chiusi i centri commerciali.

Da lunedì 11 a venerdi 15 gennaio

Ancora nessuna certezza, se non che si tornerà alla divisione dell’Italia in zone gialla, arancione e rossa per il momento e che dunque i cittadini dovranno rispettare le regole a seconda del colore della regione in cui si trovano. Ma per questa divisione bisognerà aspettare venerdì 8 gennaio.

A prescindere dal colore della regione in cui ci si trova dovrebbero restare vietati gli spostamenti da una regione se non per le solite motivazioni.

Riaprono le scuole superiori in presenza, ma non in tutte le regioni e al 50%. In Dad dovrebbero rimanere gli alunni delle regioni che risulteranno rosse e anche gli alunni delle superiori di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche (il cui rientro è previsto solo l’1 febbraio), Sardegna ( dovrebbero rientrare il 15) e superiori e medie della Campania (rinvio al 25). Il governo però ha chiesto ai governatori che hanno emesso già i provvedimenti in questione di uniformarsi alle scelte nazionali, dunque non c’è ancora certezza.

 

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