Covid, avvocati “sciacalli” spingono a cause contro i medici. L’Ordine condanna e promette denunce

MANTOVA – Forte di presa di posizione dell’Ordine degli Avvocati di Mantova, che denuncia alcuni episodi di sciacallaggio da parte di alcuni legali, i quali, al fine di accaparrarsi clientela, diffondono messaggi che spingono a cause contro i medici, in questo difficile periodo caratterizzato dall’epidemia di Covid-19.

MESSORA: “EPISODI DEPLOREVOLI, PRONTI A SANZIONI DISCIPLINARI GRAVI”

In merito all’attività di accaparramento di clientela – si legge nel comunicato – che alcuni avvocati stanno svolgendo ovvero addirittura diffondere messaggi per svolgere azioni legali contro i medici che in questo periodo sono apparsi sui social network il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Mantova ha approvato all’unanimità un documento redatto in collaborazione con tutti gli altri Ordini Forensi lombardi con il quale si censurano fortemente questi comportamenti e si attivano per contrastarli. Secondo il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Mantova Maria Chiara Messora “Purtroppo stiamo assistendo ad episodi deplorevoli che gettano discredito sulla nostra categoria facendo vero e proprio sciacallaggio attraverso lo sfruttamento di una situazione di grave debolezza psicologica ed economica della cittadinanza; l’Ordine di Mantova sarà vigile per contrastare questi comportamenti e promuoverà immediatamente l’applicazione di sanzioni disciplinari gravi nei confronti degli autori.”

IL COMUNICATO DEGLI ORDINI LOMBARDI

I Presidenti degli Ordini appartenenti all’Unione Lombarda degli Ordini Forensi, preso atto che: negli ultimi giorni sono comparsi sui social media video e messaggi di avvocati che, approfittando dell’emergenza Covid 19, pubblicizzano particolari competenze dei propri studi, capacità di operare e di garantire i regolari standard di efficienza”; in alcuni casi questi si sono spinti ad offrire le proprie prestazioni per “contrastare l’emergenza e persino a sollecitare da parte dei familiari delle vittime azioni risarcitorie contro Ospedali, Medici ed Infermieri, ossia proprio coloro che in questo momento mettono a repentaglio la propria vita per salvare la nostra;
in altri casi, si rendono disponibili ad assistere gratuitamente i sanitari per ogni possibile conseguenza legale che dovessero subire o per ogni possibile problema giuridico che dovessero affrontare in conseguenza delle condotte tenute nella emergenza epdiemiologica; ed inoltre che: dette iniziative in taluni casi sono state promosse anche attraverso sigle ingannevoli; alcune aziende, anche importanti, hanno offerto assistenza legale gratuita, attraverso i propri legali interni o fiduciari, per ogni evenienza derivante dall’emergenza epidemiologica, pur avendo un oggetto sociale diverso dalla tutela legale; la circostanza che non abbiano seguito una via diretta per andare incontro alle esigenze dei cittadini, ad esempio offrendo agevolazioni inerenti alla propria attività sociale, induce al sospetto che la proposta di assistenza celi un tentativo di espansione commerciale mediante una mera operazione di marketing; considerato che tali comportamenti, quando coinvolgono Avvocati, gettano un velo di discredito sull’Avvocatura che, viceversa, partecipa a questa tragedia nazionale con senso di responsabilità e vicinanza alle professioni sanitarie che tanto si stanno prodigando per la collettività, pagando anche un pesante tributo in termini di perdite umane; che le suddette condotte dietro l’intento filantropico celano quello di accaparramento di clientela e pubblicità fuori dai canoni consentiti all’Avvocato dal Codice Deontologico Forense; che è dovere dei Consigli degli Ordini degli Avvocati vigilare sulla condotta degli iscritti e trasmettere al Consiglio Distrettuale di Disciplina gli atti relativi ad ogni violazione di norme deontologiche di cui siano venuti a conoscenza, a tutela della collettività e della professione di Avvocato. Tutto ciò premesso, i Presidenti di tutti gli Ordini degli Avvocati della Lombardia, stigmatizzano fortemente stigmatizzano fortemente  le condotte sopra descritte di coloro che, nello squallido tentativo di recuperare clientela e cercare visibilità attraverso i social media, approfittano del particolare e drammatico momento emergenziale e comunicano che nessuna condotta illecita resterà priva di denuncia e conseguente trasmissione degli atti ai competenti Consigli Distrettuali di Disciplina, e che con lo stesso rigore saranno valutati i casi passibili di denuncia nei confronti dell’Autorità Garante della concorrenza.

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