Covid, dalla Lombardia aiuti per i servizi di base nelle aree rurali: 2,5 milioni totali

Fabio Rolfi, assessore regionale all'agricoltura e sistemi verdi

Un investimento da 2.5 milioni di euro per interventi finalizzati all’introduzione, al miglioramento o all’espansione di servizi di base per la popolazione nelle aree rurali della Lombardia. È quello che prevede il bando aperto oggi, 12 aprile, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, dalla Regione Lombardia.
“È fondamentale – ha detto Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi – offrire servizi adeguati e moderni anche nelle aree a forte caratterizzazione rurale. La Lombardia è la prima regione agricola d’Italia e vogliamo difendere questo nostro primato contrastando lo spopolamento di queste zone, offrendo ai cittadini una qualità di vita migliore e ai giovani nuove opportunità di occupazione”.
L’operazione si inserisce nel quadro temporaneo delle misure a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza legata al Covid, volta anche alla prevenzione e al contenimento della diffusione del virus.
“Con queste risorse – ha aggiunto Rolfi – sosteniamo investimenti finalizzati all’offerta di servizi in ambito sanitario, socio-assistenziale, culturale, ricreativo e ambientale. Si potranno realizzare o recuperare strutture e fabbricati, acquistare strumentazione e attrezzature anche di carattere informatico e implementare le piattaforme online per i servizi. Sono a disposizione 2.5 milioni di euro per Comuni, enti pubblici, associazioni e fondazioni”.
L’operazione si attua nei territori dei Comuni classificati in aree rurali. Sono ammissibili gli investimenti finalizzati a:
– attivare servizi essenziali alla popolazione rurale, in forma integrata per la riduzione dei costi, nei campi: sanitario, trasporti, comunicazioni, servizi di prossimità (es. mercati locali e negozi multiservizi);
– avviare e potenziare servizi di utilità sociale: assistenza domiciliare, mobilità di persone anziane e diversamente abili, asili nido, servizi per l’infanzia e le famiglie;
– sviluppare attività ricreative e didattiche volte alla divulgazione ed al passaggio generazionale del patrimonio culturale e identitario e delle tradizioni delle popolazioni rurali.

La domanda può essere presentata dal 12 aprile 2021 al 30 giugno 2021