Covid, Inail verso il no al risarcimento per chi non si vaccina

Green pass dopo la prima dose di vaccino, varrà 9 mesi

No al risarcimento da infortunio sul lavoro per chi deliberatamente rifiuta il vaccino anti Covid. Sembra essere questa la conclusione a cui giungerà l’Inail al termine dell’istruttoria aperta dopo che 15 infermieri dell’ospedale San Martino di Genova, che si erano rifiutati dii sottoporsi al vaccino, ora sono positivi al Covid-19.
Si tratta di un precedente che di certo farà storia, non solo nei confronti dei sanitari ma potenzialmente di tutte le categorie lavorative.
L’istruttoria dell’Inail è ancora in fase iniziale, ma, come riporta il Corriere della Sera, l’orientamento pare essere chiaro, e cioè che in questo caso il contagio non può essere considerato infortunio sul lavoro, anche se di fatto il vaccino non è obbligatorio.
“A mio giudizio — dichiara l’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, oggi nel consiglio di Amministrazione dell’Inail — è logico che chi decide di non vaccinarsi e svolge una mansione a rischio poi non possa chiedere il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro. Anzi, dovrebbe essere messo nelle condizioni di non essere un pericolo per sé e per gli altri, evitando il licenziamento, ma svolgendo mansioni che non hanno contatto con il pubblico