Covid, nuova stretta. Domani vertice governo-regioni per dpcm, stato d’emergenza verrà prorogato al 30/6

Vaccini, confermato il taglio di AstraZeneca, Conte:

Sarà domattina alle 10.30 la riunione tra governo, regioni, Anci e Upi per discutere le misure del nuovo dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio. Collegato in videoconferenza anche il ministro della salute Speranza.

LE REGIONI CHIEDONO RISTORI IMMEDIATI

Da lunedì la Lombardia, come Veneto, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia, entrerà in zona arancione. Per questo i governatori chiedono in una missiva al governo “di fornire rassicurazioni circa un’immediata messa in campo di ristori e la loro quantificazione per evitare ulteriori penalizzazioni alle categorie colpite e per scongiurare il rischio che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni”.

IN VISTA MISURE PIÙ RESTRITTIVE. MA VERRÀ INTRODOTTA ANCHE LA “ZONA BIANCA”

Confermato il sistema di contenimento già in vigore, ma vi saranno delle novità, ancora non definitive e che saranno per l’appunto oggetto di confronto e discussione domani. Però sembra scontata un’ulteriore stretta. Verrà abbassata la soglia dell’Rt per determinare la fascia di appartenenza, si sta inoltre valutando di inserire automaticamente in zona rossa le regioni che avranno un’incidenza di casi oltre i 250 per 100mila abitanti. Ma sarà dato anche un segnale di speranza con l’introduzione della “zona bianca”, libertà di spostamento e attività tutte aperte (con Rt fino a 0.50). In quella fascia verrebbero riaperte palestre, piscine, cinema, teatri, musei, mentre bar e ristoranti tornerebbero a lavorare senza limitazioni di orario. Il tutto sempre mantenendo mascherina e distanze di sicurezza.

GOVERNATORI PERPLESSI: POTREBBE ESSERE PENALIZZATO CHI FA PIÙ TAMPONI

Secondo i governatori, un sistema del genere potrebbe ottenere un effetto controproducente: si finirebbe quasi per certo a punire le regioni più virtuose, che fanno il maggior numero di tamponi. L’obiettivo del governo è quello di riuscire ad abbassare i casi in modo da riprendere un efficace tracciamento, per non compromettere la campagna vaccinale appena partita.

STATO DI EMERGENZA FINO AL 30 GIUGNO 2021

Sembra inoltre certo che domani verrà comunicato il prolungamento dello stato di emergenza fino al 30 giugno, per consentire di emettere i dpcm necessari al governo e per dare la possibilità alle regioni di prorogare alcuni provvedimenti di urgenza. Lo stato di emergenza consentirebbe anche di far proseguire lo smart working dei dipendenti pubblici.