Covid, quattro le varianti nel territorio mantovano. Ats Val Padana: “fondamentale completare il ciclo vaccinale”

Covid, quattro le varianti nel territorio mantovano. Ats Val Padana:

MANTOVA – Sono quattro le varianti Covid che stanno girando nel territorio mantovano. 29 i casi fino ad oggi registrati di variante Delta (ex indiana), 28 di variante gamma o brasiliana (l’ultimo caso a metà giugno), pochi casi di sudafricana mentre continua a girare la variante Alfa o inglese, ancora predominante.
E’ il quadro che risulta dall’osservatorio dell’Uos prevenzione malattie infettive dell’Ats Val Padana dove il dirigente medico Luigi Vezzosi spiega che le 29 persone risultate positive alla Delta, appartenenti a 6 nuclei familiari diversi, si sono già tutte negativizzate: di queste 3 avevano già completato il ciclo vaccinale (due cinquantenni e un ottantenne) e hanno avuto sintomi lievi, come la stragrande maggioranza degli altri positivi anche non vaccinati, fatta eccezione per due che sono stati ricoverati di cui uno con gravi complicanze tanto che è finito in terapia intensiva.
11 delle 29 persone che si erano positivizzate hanno meno di 20 anni. Il primo caso è stato registrato il 5 maggio scorso con un uomo trovato positivo grazie ai controlli subito dopo il rientro dall’India.
“Dal 18 giugno vengono genotipizzati tutti i tamponi che si riesce, ovvero tutti quelli che hanno una carica virale abbastanza alta da permettere la genotipizzazione, in particolare si cerca di farlo nei casi di reinfezioni, focolai, rientri dall’estero e sospetto fallimento del vaccino, il che non significa che il vaccino non abbia funzionato perchè il suo obiettivo è innanzitutto quello di impedire la malattia grave, e questo è sempre accaduto” spiega Vezzosi.
“Per la Delta, così come da indicazioni ministeriali, il tracciamento prevede di tornare indietro con i contatti degli ultimi 14 giorni. Nel caso di un positivo abbiamo dovuto fare addirittura 400 tamponi e un centinaio in un altro” prosegue il dirigente medico di Ats.
E’ importante tra l’altro ricordare che, per la Delta, si esce dall’isolamento solo con tampone molecolare negativo mentre per le altre varianti le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare, in caso di assenza di sintomatologia da almeno una settimana, possono interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi.
Il quadro delle varianti nel mantovano continua ad essere attentamente monitorato, al momento non vi sono forti preoccupazioni ma la situazione è in continuo divenire. Del resto tutte le indicazioni delle Autorità sanitarie europee e nazionali indicano che a settembre la variante Delta sarà quasi certamente predominante vista la sua alta contagiosità.
Il consiglio da parte di Ats è in ogni caso molto chiaro. “Bisogna vaccinarsi e completare la seconda dose. Una sola dose non basta con la variante Delta” sottolinea Vezzosi che continua: “vaccinarsi è un’azione di responsabilità verso se stessi e verso gli altri, ha una valenza collettiva. Si evita tra l’altro di costringere molte persone alla quarantena, cosa ancora più fastidiosa nel periodo estivo in cui significa anche far rinunciare queste persone alle vacanze. E non dimentichiamo le ricadute anche economiche e psicofisiche delle quarantene”.

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