Cremona-Mantova, il M5S: “Risoluzione a 24mln per il solo progetto? Voragine per i fondi pubblici”

Un macigno sull'autostrada Cremona-Mantova: Stradivaria contro Regione impugna al Tar l’acquisto del progetto

MANTOVA – Sull’autostrada Cremona Mantova i consiglieri del M5s Lombardia Marco Degli Angeli e Andrea Fiasconaro annunciano il deposito di un’interrogazione rivolta alla commissione V trasporti e Infrastrutture. “Il nostro obiettivo – chiariscono – è quello di ottenere delle congrue e approfondite delucidazioni sulla risoluzione consensuale, che parrebbe Aria e Stradivaria stiano concretizzando sulla base di 24,2 milioni di euro”.

Le perplessità dei due Consiglieri si concentrano, oltre la cifra che parrebbe essere stata pattuita, soprattutto sulle tante criticità e i tanti interrogativi finora rimasti senza risposta.

“Spiega Degli Angeli: “Prima Stradivaria impugna davanti al Tar della Lombardia la delibera regionale, con la quale Regione aveva acquistato il progetto autostradale. Ora le due parti sembrano volersi mettere d’accordo. Numeri alla mano, se confermata, la risoluzione consensuale del contratto costerebbe a Regione, o meglio agli elettori, la cifra di 24.219.180,00 € più IVA e oneri compresi. Vorremo meglio comprendere – puntualizza Degli Angeli – se la cifra sia quella definitiva e soprattutto quale sia il totale degli oneri. Più che un’infrastruttura questa opera è una vera e propria voragine di denaro pubblico. È così che il governatore Fontana, il centrodestra e gli esponenti del Pd della nostra provincia intendono sperperare le risorse pubbliche in un momento di crisi come questo?”.

Sciolto il nodo “risoluzione”, rimangono aperte diverse questioni: “Prima di tutto – incalzano Degli Angeli e Fiasconaro – ci sarebbe da comprendere se Regione abbia contezza delle modalità con le quali sia stata quantificata e ritenuta congrua la somma di oltre 24 milioni, visto che lo stesso Dg di Aria aveva ammesso come l’azienda concedente non avesse le competenze specifiche nel settore, né una struttura adeguata ad affrontare in modo organico queste attività”.

Aggiunge Degli Angeli: “Sono anni che lo ripeto. Non è mai stata fornita una risposta valida e convincente: Perché Regione non ha preferito percorre la strada della decadenza, considerato che non è mai stato presentato un piano economico finanziario sostenibile? In questo modo si sarebbero risparmiati milioni, che a questo punto si sarebbero potuti impiegare per riqualificare la SS10, ad esempio”.

Dello stesso avviso è Fiasconaro: “Ci aspettiamo che Regione dia una time line dei lavori – precisa -, e che al contempo sappia quantificare quanto i cittadini dovranno esborsare per un progetto col buco nel mezzo, ma soprattutto quanto nel totale verrà a costare questa autostrada. Per noi va preferita l’ipotesi di riqualificazione dell’attuale SS10”.

Sono passati quasi vent’anni. I chilometri costruiti sono ancora zero. Nel frattempo, il raddoppio ferroviario è andato avanti. “In tal senso – precisa Degli Angeli – vorrei comprendere se Regione Lombardia ritenga necessario apportare delle modifiche sul progetto elaborato da Stradivaria, così da render compatibile l’integrazione tra le due opere”. Questo significherebbe rivedere un progetto appena acquistato. Con quanti e quali soldi? ”Ci chiediamo, se  ci sia o meno un possibile danno erariale ”

Ma la domanda più complessa riguarda proprio il TIBRE, gli 8,5 km mancanti e che sono strettamente correlati al completamento della Cr-Mn: “Vorrei comprendere – conclude Degli Angeli – in che modo Regione Lombardia intenda ovviare alla mancanza di questa tratta e soprattutto quali possano essere gli oneri aggiuntivi, necessari ad integrare questo tratto. Ancora una volta questa Giunta si fa portavoce e firmataria di un progetto non realizzabile. Quanti altri soldi pubblici bisognerà spendere prima che Regione capisca che il progetto non è sostenibile economicamente proprio come Aria ha già ribadito a Stradivaria?”