Cresce l’allarme meteo nel mantovano, esondati Molinella e Allegrezza. Paura per il Secchia

MANTOVA – L’allarme maltempo cresce in provincia di Mantova dove la pioggia continua a cadere quasi senza sosta da venerdì. E sono già tanti i canali esondati. Nel sinistra Mincio sono tracimati in più punti sia la Molinella che l’Allegrezza, a Castel D’Ario, Bigarello, Roncoferraro e Villimpenta. 
“Abbiamo 35 uomini al lavoro per pompare l’acqua – dichiara la presidente del Consorzio territori del Mincio Elide Stancari – ma la situazione si sta complicando. Per il momento il Po sta tirando ma, bisogna vedere cosa succederà nelle prossime ore e molto dipenderà anche da quanta neve e pioggia scenderanno nelle zone a monte. Se il Po dovesse non tirare più allora potremmo anche trovarci di fronte a una piena, ma vediamo come evolve la situazione”. A proposito intanto delle esondazioni, ormai piuttosto frequenti ,dei canali Molinella e Allegrezza, la presidente Stancari spiega che “ci sono dei progetti con fondi regionali che a breve dovrebbero consentire di intervenire in entrambe le situazioni in modo che i due canali non esondino più”.
Sempre per quanto riguarda l’ambito del Consorzio Territori del Mincio, la situazione è critica anche a Curtatone dove già ieri sera alcuni canali sono tracimati allagando le strade. L’assessore alla Protezione Civile Luigi Gelati spiega come a “Ronchi di Buscoldo siano state alzate al massimo le paratie del canale Senga e sono state azionate le pompe a Borgoforte per immettere le acque nel Po. Voglio ringraziare il Consorzio di bonifica per il massimo impegno”.

La presidente Stancari intanto evidenzia anche che il terreno è ormai talmente impregnato d’acqua che non riesce più a drenare ed è quanto evidenzia anche la presidente del Consorzio Terre dei Gonzaga in Destra Po Ada Giorgi dove “sono caduti 50 millimetri di pioggia e dove tutti gli addetti alle pompe nei due impianti di Moglia di Sermide sono pronti a entrare in azione”.

In questa zona preoccupa molto l’evolversi della situazione del Secchia. Nel mantovano è ancora sotto controllo ma in alcune località delle province di Modena e Reggio Emilia ha già superato più volte la soglia 3 “rossa”.
Intanto il Po è salito di oltre 2,5 metri nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal monitoraggio del livello idrometrico effettuato dalla Coldiretti a Boretto in provincia di Reggio Emilia, con l’allerta arancione e gialla per piene dei fiumi e criticità idraulica della protezione civile. Nel territorio mantovano questa mattina il livello del grande fiume si alzava di 7 centimetri l’ora contro i 20 di ieri.
“La situazione del Po – sottolinea la Coldiretti – è rappresentativa dello stato dei corsi d’acqua nel nord della Penisola, dal Panaro che ha rotto gli argini nella zona tra Gaggio e Nonantola nel modenese dove sono chiusi i ponti sul Secchia fino al torrente Cellina che è esondato a Barcis in Friuli mentre in Veneto è crollato un piccolo ponte su un torrente a Gosaldo”.
Le ultime bufere fanno salire il conto degli eventi estremi che hanno colpito l’Italia nel 2020 con una media, fino ad ora, di oltre quattro nubifragi al giorno tra nevicate anomale, grandinate, tornado, tempeste di fulmini e bombe d’acqua che hanno provocato danni nelle città e nelle campagne ma soprattutto decine di vittime, secondo l’analisi della Coldiretti della banca dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). Siamo di fronte – conclude l’organizzazione agricola – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione ed il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che nelle campagne ha provocato danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.