Cristian, la Procura dà la disponibilità all’autopsia. Alle Barbados si attende il via libera per il rientro della salma

Cristian, la Procura dà la disponibilità all'autopsia. Alle Barbados si attende il via libera per il rientro della salma

MANTOVA – Le telefonate di parenti e amici si sono susseguite durante tutta la giornata ma fino a poco fa, dalle Barbados non era ancora arrivato il via libera per far rientrare in Italia la salma di Cristian Di Marco, il 43 enne morto due giorni fa dopo essere entrato in coma lunedì scorso per cause ancora a quanto pare sconosciute.
Proprio per questo la volontà della famiglia è quella di far eseguire l’autopsia sul corpo dello sfortunato fabbro che si è sentito male mentre era in vacanza con moglie e figli sull’isola caraibica. I familiari hanno incaricato l’avvocato Gaetano Alaia di seguire la vicenda e intanto è stata contattata la Procura della Repubblica di Mantova per la richiesta dell’autopsia. Dalla stessa Procura sarebbe arrivata una disponibilità per ora informale a farla eseguire. Una volta che il corpo di Cristian sarà arrivato in Italia si procederà con gli atti ufficiali.
Solo l’esame autoptico potrà chiarire le cause del coma e del successivo decesso e confermare, nel caso, le voci che oggi hanno iniziato a rincorrersi e che vorrebbero che Cristian fosse morto a causa di un aneurisma. Un’ipotesi che in molti non riescono a spiegarsi visto che finora le notizie dicevano che sulla cartella clinica non era indicata la causa della morte.
A Bridgetown capitale dell’isola caraibica di Barbados dove Cristian è deceduto all’ospedale Queen Elizabeth, i genitori intanto stanno sbrigando tutte le formalità burocratiche per il rientro. Si spera che l’autorizzazione possa arrivare al più presto. Da quanto si è appreso la madre e il padre di Cristian dovrebbero rientrare in Italia già domani. Il corpo del figlio invece solo nei prossimi giorni.
Si sa che arriverà all’aeroporto di Milano Malpensa e, da qui, un’ambulanza lo porterà all’ospedale Carlo Poma di Mantova.
Intanto la famiglia ha fatto sapere che nei prossimi giorni rendiconterà esattamente sulle donazioni ricevute e sulle spese sanitarie sostenute.

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