Cts e Iss a Draghi: “A metà marzo variante inglese predominante”

Cts e Iss a Draghi:

Oltre il 30% delle infezioni Covid in Italia è dovuto alla variante inglese. Il dato è stato fornito dagli esperti durante il vertice dell’Istituto superiore di Sanità e del Cts con il premier Mario Draghi e alcuni ministri. Secondo gli scienziati, verso la metà di marzo la variante sarà predominante in tutto il Paese.
Draghi ha convocato il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, il presidente del Css Franco Locatelli e il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro.
La riunione è servita a fare il punto della situazione su dati e numeri, ma non si è parlato del tema delle riaperture. “Non abbiamo parlato di riaperture, se ne parlerà in un’altra occasione. Venerdì ci sarà una nuova fotografia della situazione e poi vedremo”, ha dichiarato Miozzo all’AdnKronos lasciando Palazzo Chigi. “Abbiamo rappresentato al presidente Draghi i dati e i numeri. Dal punto di vista scientifico noi siamo prudenti, ma non abbiamo descritto una situazione di catastrofe imminente”.
Domani è prevista una nuova riunione del Comitato tecnico scientifico a cui pare possa partecipare anche il ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini. Il Cts dovrebbe infatti valutare il protocollo di sicurezza messo a punto dalle associazioni dello spettacolo su cinema, teatri e sale da concerto.

 

 

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