MANTOVA – Approvato dalla Giunta, lo studio di fattibilità predisposto da Aspef per la riconversione e riqualificazione dell’immobile di via Ariosto, che da dormitorio pubblico diventerà Stazione di Posta (cioè spazio di accoglienza diurna e notturna), intercettando le risorse Pnrr a tale scopo dedicate, pari a oltre 900.000 euro.
Un arricchimento dei servizi già presenti con nuove funzioni, spazi diurni per accoglienza e ascolto, colloqui conoscitivi dell’utenza, servizi di infermeria e lavanderia.
I posti letto per l’ospitalità notturna, invece, verranno diversificati, con alcuni di pronta accoglienza anche in emergenza, per periodi di breve durata (2-3 settimane), altri invece al primo piano con inserimento in percorsi progettuali di presa in carico, di respiro e durata più ampia (alcuni mesi).
I servizi diurni e notturni avranno accessi differenti e orari distinti, e si integreranno in un percorso complessivo di accompagnamento degli ospiti verso i servizi, anche con l’altra linea del Pnrr riguardante l’Housing.
“Immaginiamo – ha spiegato l’Assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini – dei percorsi per cui un soggetto fragile, preso in carico dai servizi diretti alla grave marginalità, possa essere accolto anche in emergenza presso la struttura, per poi venire inserito in un progetto di accoglienza diurna/notturna di durata più lunga, e che possa poi sfociare in un Housing di progressiva autonomia, con un accompagnamento educativo e un affiancamento dei servizi via via sempre più ridotto. Questa è la filiera che vorremmo costruire”.
Cosa prevede il progetto
Il progetto di riqualificazione strutturale dell’edificio di via Ariosto prevede un intervento consistente al piano terra, con una nuova distribuzione degli spazi, il rifacimento completo di impianti idraulici e riscaldamento e interventi di manutenzione più leggeri per gli altri piani (infissi e pavimento), nonché una ritinteggiatura complessiva. Sono previsti anche interventi sul perimetro di recinzione e sulle aree esterne, con un miglioramento dell’accesso carrabile e sul verde con una siepe arborea verso via Brennero.
La successiva gestione verrà coordinata dall’equipe dei Servizi sociali che intercetta e risponde ai bisogni delle persone in grave marginalità, in rete con i servizi del territorio, il Centro di ascolto delle povertà di Casa San Simone, Caritas, gli inserimenti in percorsi Housing led, gli educatori di strada per l’aggancio e l’inclusione, i servizi socio-sanitari territoriali (Serd e Cps anzitutto), il raccordo con le Forze dell’ordine e le Istituzioni centrali per la gestione delle situazioni più complesse.