Da Fondazione Comunità Mantovana 200 mila euro per i poveri e i profughi ucraini

Un momento della presentazione dei progetti. Al centro in piedi il segretario della Fondazione Franco Amadei

MANTOVA – Due fondi per far fronte a uno dei periodi più difficili di sempre sul fronte economico per molte famiglie, ma anche per aiutare i tanti profughi che hanno dovuto scappare dall’Ucraina.
Sono il Fondo Povertà e il Fondo Ucraina, lanciati nei mesi scorsi dalla Fondazione Comunità Mantovana, che hanno portato alla raccola rispettivamente di circa 130 mila e 70 mila euro. Ieri, presso la sede della Fondazione in via Portazzolo a Mantova, il segretario generale Franco Amadei ha fatto il punto di quanto realizzato grazie ai due fondi e ha spiegato “che non si tratta comunque di fondi chiusi, quindi nel nuovo anno potranno essere realizzate altre iniziative o può essere che Fondazione Cariplo decida di aggiungere altri fondi per concretizzare nuovi progetti”.
Con entrambi i fondi, Fondazione Comunità Mantovana ha finanziato progetti promossi e realizzati da soggetti no profit che operano sul territorio mantovano i cui rappresentanti ieri sono intervenuti alla presentazione a cui hanno preso parte anche l’assesore al welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini, il direttore della Caritas di Mantova Matteo Amati e Donatella Panizzi, consigliere provinciale con delega al sociale.

Per quanto riguarda il Fondo povertà, l’associazione Agape onlus ha ricevuto un contributo per progetti a sostegno delle famiglie bisognose, che puntavano l’attenzione soprattutto sui ragazzi in età scolare. Acli ha inaugurato due empori solidali, rispettivamente a Mantova e a Volta Mantovana, quest’ultimo gestito dall’associazione “Volta per Volta”.
L’associazione Porto in rete si è invece occupata di progetti di formazione professionale per persone disoccupate, Solco ha aiutato alcuni immigrati e un giovane con guai giudiziari alle spalle a inserirsi nel mondo del lavoro, il Rotary club Postumia ha distribuito kit solidali alle famiglie più povere equivalenti a 63mila pasti nell’arco di tre settimane, e infine il Centro consulenza familiare di Viadana ha concretizzato un progetto per contrastare la povertà educativa dei giovani.

Grazie al Fondo Ucraina sono stati realizzati progetti e iniziative per aiutare i profughi in fuga dalla guerra. La Caritas ha dato accoglienza a molte persone, il Circolo Serenissima di Roncoferraro ha organizzato attività sportive per bambini e ragazzi, l’associazione Musicanuova ha organizzato corsi di arteterapia, yoga e alfabetizzazione per 42 mamme e 38 bambini.
Il Centro aiuto alla vita si è attivato invece per andare incontro a a donne e bambini promuovendo progetti contro la violenza di genere.

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