MANTOVA – Distanziamento, ingressi contingentati in base alla capienza della chiesa regolati da collaboratori che forniscono aiuto e indicazioni a chi entra, no alo scambio della pace, distribuzione della comunione con il sacerdote con guanti e mascherina che dovrà rimanere in silenzio e dare la particola sulla mano mentre i fedeli si comunicheranno solo quando non saranno più di fronte al prete, abbassandosi la mascherina. Possibilità di messe all’aperto, matrimoni e battesimi secondo indicazioni ben precise, cresime rinviate.
Sono solo alcune delle tante indicazioni per la ripresa della celebrazioni delle messe con i fedeli, che prenderà il via lunedì 18 maggio (la prima domenica sarà il 24 maggio, giorno dell’Ascensione) consegnate ieri a tutti i parroci mantovani.
“Si tratta – così ha scritto il Vicario generale della Diocesi di Mantova don Libero Zilia nella lettera di accompagnamento – di una esplicitazione del Protocollo d’Intesa raggiunto tra la Presidenza della C.E.I. e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che tiene conto anche di alcune osservazioni concordate nella Regione Ecclesiastica Lombarda”.
Nella sua lettera, don Zilia ha precisato anche che è “ancora prematura la possibilità di riprendere una attività pastorale più articolata: non sono quindi consentite forme comunitarie di pietà che sono tanto care ai nostri fedeli, quali la recita del rosario e l’adorazione eucaristica, oppure la ripresa di attività quali le riunioni di gruppo presso le sedi parrocchiali o nelle case”.
ECCO TUTTE LE INDICAZIONI PER LA RIPRESA DELLE CELEBRAZIONI CON I FEDELI
Il Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 7 maggio 2020 tra il Presidente della Conferenza
Episcopale Italiana e il Presidente del Consiglio dei Ministri stabilisce che, a decorrere dal 18 maggio 2020, si possano riprendere le celebrazioni liturgiche con il popolo, osservando alcune misure di sicurezza, che, nel desiderio di farsi carico di tutto quanto convenga per la salute dei fedeli, dei presbiteri e dei collaboratori, sono qui precisate per quanto riguarda la Diocesi di Mantova:
1. ACCESSO AI LUOGHI DI CULTO
1.1 L’accesso individuale ai luoghi di culto deve avvenire in modo da evitare ogni
assembramento, sia nell’edificio che nei luoghi annessi, quali il sagrato e le sagrestie.
1.2 Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il parroco individua la
capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza,
che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
La quantificazione dei posti sia effettuata, per quanto possibile, con l’ausilio degli uffici
comunali o almeno di qualche studio esperto in sicurezza.
Si segnalino mediante appositi contrassegni i posti dove i fedeli possono partecipare alla
celebrazione eucaristica rimanendo fermi al posto assegnato così da assicurare il rispetto della distanza minima prevista.
Si sconsiglia l’eventualità di aprire al culto oratori o chiese di modeste dimensioni, con
limitata capacità di accoglienza di fedeli.
1.3 L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da
collaboratori, non avanti in età, che – indossando adeguati dispositivi di protezione
individuale, mascherina, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento –
favoriscono l’accesso, l’accompagnamento nei posti usufruibili (per quanto possibile e come
segno di cura dell’accoglienza dei partecipanti), l’uscita e vigilano sul numero massimo di
presenze consentite.
1.4 L’accesso in chiesa, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno a 1,5 metri, avverrà da un unico ingresso, così da consentire il controllo del numero dei fedeli, mentre l’uscita sarà favorita aprendo tutte le porte disponibili.
Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più
sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5 Agli ingressi delle chiese siano resi disponibili liquidi igienizzanti.
1.6 I fedeli che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.7 Sia ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai
37,5° C. Sia inoltre ricordato che non è consentito l’accesso ai luoghi della celebrazione a coloro che sono stati in contatto, senza adeguati presidi, con persone positive a SARS-CoV-2 nei quindici giorni precedenti.
1.8 Ciascun fedele entrando si siederà nel posto libero più distante dall’ingresso. L’uscita avverrà partendo dalle persone più vicine alle porte.
1.9 Per favorire l’accesso alle persone diversamente abili siano previsti luoghi appositi dove
possano partecipare nel rispetto della normativa vigente.
Si valuti la possibilità che i nuclei familiari coabitanti si siedano tra loro vicini, soprattutto
per favorire la gestione dei bambini.
2. ATTENZIONI DA OSSERVARE DURANTE LE CELEBRAZIONI LITURGICHE
2.1 Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
In ogni caso, ciascun concelebrante usi la propria particola grande e la intinga nel calice, mentre il presidente assumerà tutta la specie del vino e purificherà il calice. I purificatoi sono da cambiare dopo ogni celebrazione. Durante tutta la celebrazione le particole destinate ai fedeli siano coperte in maniera adeguata.
2.2 La processione introitale sia omessa. I ministri accedano al presbiterio direttamente dalla sagrestia.
2.3 Può essere prevista la presenza di un organista o di un chitarrista, ma in questa fase si ometta il coro.
2.4 I lettori si igienizzino le mani prima e dopo la proclamazione, così da poter girare le pagine del lezionario e regolare il microfono in sicurezza.
2.5 Si ometta pure la processione con la presentazione dei doni e il bacio di altari e lezionari.
2.6 Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
2.7 Il celebrante, prima di procedere alla distribuzione della Comunione, mostrerà a tutta
l’assemblea l’ostia consacrata dicendo: “Il Corpo di Cristo” e tutti coloro che si accosteranno poi alla Comunione risponderanno insieme dicendo: “Amen”.
Per la distribuzione della Comunione il celebrante e l’eventuale ministro straordinario
agiranno secondo questa sequenza: indossino la mascherina avendo massima attenzione a
coprirsi naso e bocca; curino l’igiene delle loro mani e indossino guanti monouso,
mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza, porgano la particola, senza nulla dire e senza venire a contatto con le mani dei fedeli, i quali avranno cura di protendere il più possibile le mani.
Il parroco, sulla base della conformazione degli spazi, individuerà il modo più adeguato per
distribuire la Comunione tra i seguenti:
– i fedeli rimarranno alla loro panca e i ministri passeranno per la distribuzione
dell’Eucaristia. Dopo aver offerto la particola sulla mano, il ministro si sposterà
lateralmente, il fedele abbasserà la mascherina e si comunicherà in modo da non farlo di
fronte al ministro;
– i fedeli si metteranno in fila per ricevere la Comunione, cominciando dalle prime file di
banchi, mantenendo sempre la distanza di 1,5 metri. Una volta ricevuta la particola si
sposteranno lateralmente, abbasseranno la mascherina e si comunicheranno, in modo da
non farlo di fronte al ministro.
2.8 Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano previsti sussidi per il canto. Potranno essere distribuiti i “foglietti” per la Messa, posizionandoli nei posti prefissati e chiedendo ai fedeli di portare a casa il proprio. I foglietti eventualmente lasciati sulle panche andranno eliminati, evitando così il loro riutilizzo.
2.9 Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi
contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo.
3. CELEBRAZIONI EUCARISTICHE ALL’APERTO
3.1 È consentita dal Protocollo la celebrazione dell’Eucaristia all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
In ogni caso si faccia attenzione che:
– lo spazio sia adeguatamente delimitato;
– siano definiti con chiarezza i corridoi di accesso e di uscita, utili anche per la distribuzione
della Comunione;
– il numero delle persone sia calcolato secondo lo spazio permesso dalla distanza di
sicurezza;
– siano predisposte le sedie, definendo i posti secondo le distanze necessarie, in modo tale
che le persone restino ferme al loro posto e si evitino movimenti;
– sia assicurato il distanziamento di 1,5 metri tra le persone durante l’accoglienza agli
ingressi e l’allontanamento nelle uscite;
– siano differenziati gli accessi dalle uscite;
– si calcolino i tempi necessari per l’accesso delle persone, ai fini dell’organizzazione della
celebrazione. E si seguano per la celebrazione le stesse indicazioni per le celebrazioni nei luoghi di culto, compreso l’uso della mascherina.
Lo spazio all’aperto non richiede igienizzazione, che è invece richiesta per le sedie utilizzate.
3.2 Nel caso in cui i posti disponibili in chiesa non siano sufficienti, si eviti di aumentare il
numero delle Messe, e si valuti piuttosto la possibilità di recuperare posti all’esterno
predisponendo adeguata amplificazione e sedie per i fedeli.
Questa possibilità va previamente concordata con l’Amministrazione comunale, sia per
l’occupazione del suolo, se di proprietà pubblica, sia per la delimitazione degli spazi e la
collocazione delle sedie, mentre basta una semplice comunicazione se lo spazio è di proprietà
della parrocchia.
4. ATTENZIONI DA OSSERVARE DURANTE LA CELEBRAZIONE DI ALCUNI
SACRAMENTI
4.1 A partire dal 18 maggio 2020 si applicheranno le presenti disposizioni per ogni celebrazione.
4.2 Per le Esequie fino al 17 maggio valgono le regole già comunicate.
4.3 In questo tempo si eviti la celebrazione di più Battesimi insieme durante e al di fuori della celebrazione della Messa.
Nel rito di accoglienza il segno della croce sulla fronte del bambino sia fatto dai soli genitori. Per la celebrazione del sacramento del Battesimo si usino guanti monouso per le unzioni.
Si ometta il rito dell’effatà nei riti esplicativi.
4.4 Per i Matrimoni si raccomanda una debita preparazione anche adottando modalità on-line, mentre il numero massimo dei fedeli che parteciperanno al rito dipenderà dalla capienza della chiesa utilizzata, al fine di garantire la necessaria distanza interpersonale.
Nel rito, dopo le interrogazioni prima del consenso, gli sposi si igienizzano le mani con il
prodotto adeguato e quindi si procede con la manifestazione del consenso, in cui gli sposi si
danno la mano destra.
Quindi si benedicono gli anelli e si procede con lo scambio secondo il rito.
Si eviti la comunione sotto le due specie.
Al momento delle firme si faccia attenzione al distanziamento.
4.5 Il sacramento della Riconciliazione sia celebrato in luoghi ampi e areati, che consentano il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento
stesso. Sacerdote e penitente indossino sempre la mascherina.
4.6 La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata.
4.7 Il ministro che si reca presso il domicilio di un ammalato che ha richiesto l’Unzione degli
infermi si procuri i necessari dispositivi di sicurezza (mascherina, guanti e camice
idrorepellente), dopo essersi adeguatamente informato sulle modalità della svestizione e lo
smaltimento dei dispositivi di protezione usati.
Prima di iniziare il rito, il ministro indossi i guanti e attinga all’olio con il pollice, avendo cura successivamente di non toccare con le dita scoperta la superficie del guanto.
Per la Confessione auricolare nella casa di un ammalato o di una persona anziana il
sacerdote adotterà le medesime precauzioni sopra indicate, ivi compresa l’uso della
mascherina protettiva.
Il sacerdote – prima di porgere la Comunione Eucaristica al fedele e prima di uscire dalla
sua casa – deterga le mani con soluzione alcoolica e le asciughi con carta monouso, che avrà portato con sé.
4.8 Per quanto possibile, il Viatico sia portato nella residenza del morente dal ministro ordinato, che si atterrà a tutte le precauzioni indicate al n. 4.7.
5. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
5.1 Gli arredi e i luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, non necessitano di sanificazione, ma di trattamenti igienizzanti. Siano pertanto regolarmente igienizzati al termine di ogni
celebrazione, mediante pulizie delle superfici che sono entrate a contatto con le persone
utilizzando idonei detergenti ad azione antisettica, e ritenuti adeguati anche per rispetto del
valore culturale dei beni interessati. D’intesa con la Consulta Regionale per i Beni Culturali e
l’Edilizia di Culto e dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali e con La Soprintendenza per
l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio di Mantova, Crema, Cremona e Lodi sarà pubblicata
prossimamente da questo Ordinariato una nota contenente le linee guida essenziali per
provvedere alla igienizzazione e per precisare in particolare i prodotti consentiti e/o
consigliati, evitando così altre tipologie di prodotti aggressivi.
Si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria.
5.2 Al termine di ogni celebrazione siano accuratamente disinfettati i vasi sacri, le ampolline e
gli altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni.
5.3 Si continui a mantenere vuote le acquasantiere delle chiese.
6. COMUNICAZIONE ADEGUATA
6.1 All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto, fornito dalla Diocesi, con le indicazioni
essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo dei partecipanti consentito in conseguenza della capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/respiratori, temperatura corporea
uguale o superiore ai 37,5° C o è stato in contatto, senza adeguati presidi, con persone positive a SARS-CoV-2 nei quindici giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di
sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione
personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.
6.2 Si ricorda che le persone che non possono partecipare alla celebrazione eucaristica per motivi di età e di salute possono santificare la festa assistendo alla Messa della parrocchia trasmessa in modalità streaming o ad una di quelle che vengono trasmesse da canali televisivi, associando un adeguato momento di preghiera personale per le necessità della comunità.