MANTOVA – Nelle nostre campagne, i contadini, da sempre, usano preparare contenitori intrecciando foglie, arbusti, erbe palustri, coltivate a pieno campo o raccolte lungo i rivali dei fossi. Una maestria antica, le cui tecniche sono tramandate di generazione in generazione, che riesce ancora a produrre autentiche opera d’arte funzionali.
Questa tradizione rischiava di andare perduta, con maestri che continuavano a lavorare pur in tarda età, ma ora è in forte ripresa e da hobby familiare si sta evolvendo verso una vera e propria opportunità di lavoro che coinvolge, solo a Mantova, una decina di persone. La produzione tradizionale si divideva in cesti per attività generiche e cesti per attività specifiche ed utilizzava fibre naturali, carice, salici, midollino, falso indaco. Con l’avvento della globalizzazione la remunerazione dell’attività di raccolta e di intreccio tradizionale è crollata, perché richiede molto lavoro e si può utilizzare materiale d’importazione, spesso semilavorato.
Con l’affermarsi della multifunzionalità in agricoltura, un numero significativo di agricoltori sta recuperando quest’arte trasformandola in nuove opportunità di reddito integrativo. Queste opere diventano oggetti di arredo e strumenti funzionali a supporto di un’economia sostenibile, in un contesto di agricoltura multifuznionale. Si aprono, inoltre, nuove opportunità per il riconoscimento della cesteria come attività agricola connessa. Il Consorzio chiede che la cesteria sia riconosciuta come attività agricola connessa, ai sensi del Decreto legislativo 228/2001 e del DM 17.06.2011, che individua i beni che possono essere oggetto delle attività agricole connesse. Un primo riscontro è stato il patrocinio offerto dal Ministero dell’agricoltura ad un recente convegno su tali aspetti.
Nel frattempo il Consorzio cerca di far rivivere la cesteria a km 0 organizzando incontri in occasione dei mercati contadini. Al mercato contadino di Borgochiesanuova, per esempio, ogni sabato mattina, a cominciare da sabato 5 settembre e sino a fine anno, per tutta al durata del mercato, si susseguiranno dimostrazioni di maestri cestai. Un’occasione per imparare tecniche antiche ma anche per cambiare il modo di fare la spesa, con l’utilizzo di cesti e di sporte in fibre naturali.