Dalla Regione 137mln per la difesa del suolo. 150mln già nel 2021

L'assessore Pietro Foroni

MILANO – Ammontano a 137milioni i fondi messi a disposizione dalla Regione per la difesa del suolo, 15milioni per il dissesto idrogeologico, oltre a 100milioni per la rigenerazione urbana e 64milioni per il servizio idrico integrato, per un totale di oltre 300milioni di euro. Cifre, queste, stabilite dal Pirellone con l’assestamento di bilancio e destinate all’assessorato al territorio e Protezione Civile.

“Si tratta di cifre importanti che ci serviranno per portare avanti in maniera decisiva tutta una serie di politiche già avviate in questi due anni di legislatura”, afferma l’assessore Pietro Foroni. “Questi fondi – aggiunge – sono fondamentali per il futuro della Lombardia, in special modo sul fronte della difesa del suolo e della rigenerazione urbana. Quella di quest’anno è una manovra di assestamento che si è inserita in una situazione straordinaria e drammatica, in cui l’emergenza sanitaria è costata a Regione una drastica riduzione delle entrate riferita ai principali tributi. Voglio ringraziare quindi il presidente Fontana e l’assessore Caparini, per l’attenzione, la disponibilità e l’incredibile capacità dimostrata ancora una volta nei confronti della nostra regione”.

Tecnici all’opera, opera, per destinare gli oltre 150 milioni di euro che saranno disponibili nel 2021 per difesa del suolo e idrogeologica. “Stiamo già lavorando – continua Foroni – per stilare quanto prima un quadro dettagliato e preciso degli interventi più urgenti da portare avanti nel quadro della difesa di suolo e nella lotta al dissesto idrogeologico. Soprattutto in questi due ambiti, la situazione nella nostra regione è’ particolarmente critica da anni. Il nostro territorio è fragile e densamente popolato. Negli ultimi anni, inoltre, ha ricevuto scarsi aiuti finanziari da quasi tutti i Governi in carica. Ultime ma non ultime le eccezionali ondate di maltempo che hanno flagellato la Lombardia in questi anni e che ci hanno costretto a richiedere lo Stato d’emergenza con una frequenza assolutamente fuori dal normale“.