BOZZOLO – “La speranza è la faccia di Dio”, scriveva Don Primo Mazzolari. Parole che si fanno invito e direzione, cuore pulsante della Sesta edizione della Tre Giorni Mazzolariana, in programma a Bozzolo il 6, 7 e 8 giugno. Un appuntamento ormai stabile nel panorama culturale e spirituale italiano, che si propone di riflettere sulle sfide del nostro tempo attraverso il pensiero, la parola, la musica e la testimonianza viva del sacerdote bozzolese.
Organizzata dall’Associazione Isacco, con il patrocinio della Parrocchia di Bozzolo, del Comune di Bozzolo, della Fondazione Don Primo Mazzolari, dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Francesco” di Mantova e con il contributo della Fondazione Comunità Mantovana e della Fondazione BAM, la Tre Giorni si presenta quest’anno sotto un titolo tanto semplice quanto rivoluzionario: “Dare Speranza”. Una scelta che riecheggia profondamente nel messaggio di Don Primo, che seppe parlare al cuore degli uomini, anche e soprattutto nei momenti in cui il cuore sembrava spento.
La rassegna si apre ufficialmente venerdì 6 giugno alle ore 17.30, nella suggestiva Loggia del Comune di Bozzolo, in Piazza Europa. I saluti introduttivi saranno affidati a Ildebrando Bruno Volpi (Associazione Isacco), Matteo Truffelli (Presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari), a Monsignor Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona, e al sindaco di Bozzolo, Giuseppe Torchio.
Subito dopo, alle ore 18.00, uno degli appuntamenti più attesi: Bruno Tabacci e Mons. Vincenzo Paglia dialogheranno sul tema “Da Papa Francesco a Papa Leone XIV nel solco di Don Primo”. Un confronto tra laici e religiosi, tra visione politica e visione pastorale, per riscoprire la dimensione profetica dell’eredità mazzolariana.
La giornata di sabato si articola in tre momenti distinti ma profondamente connessi dal filo rosso della riflessione cristiana e culturale.
Alle 16.00, nella Chiesa di San Francesco, si tiene il “Pomeriggio in libreria”, con la presentazione del volume Il Principe del Pinocchio da parte di Antonio Donadio e Ivo Avagliano, artista bozzettista e fumettista, docente al liceo di Codogno. Un’opera che mescola favola e filosofia, immaginazione e introspezione, accompagnata dalla citazione di Don Primo: “Perfino i sogni e le illusioni appartengono alla speranza”.
Dalle 17.45 si prosegue a Palazzo Casalini con un suggestivo recital dal titolo “Pensieri sul Cristianesimo di Don Primo Mazzolari”, affidato alla voce di Simone Stancari e alle note di Enrico Garlaschelli al pianoforte.
Alle 18.15, sempre a Palazzo Casalini, si apre il dialogo dal titolo “Tempo di credere? Passi e passaggi nel Cristianesimo”. Un confronto tra studiosi e teologi di diversi istituti: Massimo Bonelli, Don Francesco Cortellini, Eugenio Cimarosti, Andrea Favaro, Federico Gilardi, Roberto Melli, Giovanni Salmeri, moderati da Adelelmo Lodi Rizzini. Un’occasione rara per interrogarsi, con coraggio e profondità, sulle forme della fede oggi.
La giornata si chiude in bellezza alle 21.00 con “TeoJazz”, serata musicale alla Casa della Gioventù, in Piazza Don Primo Mazzolari. I Plus a Quartet, in collaborazione con Cives, faranno vibrare le parole di Don Primo nella dimensione del jazz, per unire spiritualità e improvvisazione, silenzio e ritmo.
L’ultima giornata domenica 8 giugno si apre nel segno della spiritualità e della bellezza. Alle 17.00, nella Chiesa Arcipretale di San Pietro, Don Roberto Maier terrà l’incontro “La poesia del Cristianesimo”, partendo da una delle intuizioni più potenti di Don Mazzolari: “Senza poesia non c’è fede”. L’introduzione sarà affidata a Stefano Albertini.
Alle 18.00, nella stessa chiesa, arriva uno degli ospiti più attesi: Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, per l’intervento intitolato “Oltre le sbarre”. Un affondo nel dolore, nella marginalità, nella giustizia e nella responsabilità individuale e collettiva. A moderare sarà Don Bruno Bignami.