MANTOVA – Sono tanti, oltre una ventina, ma la Polizia Locale sta risalendo alle identità di quasi tutti i giovani coinvolti nella rissa di ieri pomeriggio alla stazione passante di viale Risorgimento. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e ad alcune testimonianze, ma anche a video realizzati da altri ragazzi che erano alla stazione passante e persone che si trovavano nei pressi di questa, i giovani che sono quasi tutti minorenni, dovrebbero avere presto un nome.
Uno di loro, un 17enne indiano, è finito all’ospedale a causa di un forte pugno in faccia ricevuto da un ragazzo del gruppo rivale. Un pugno molto forte probabilmente sferrato tenendo in mano qualcosa in ferro come un tirapugni. E’ stato trovato a terra dagli agenti della Polizia Locale vicino ai chioschi del Te. Il ragazzo è ancora in ospedale.
Le due bande di giovani del resto si erano preparate alla rissa del pomeriggio che in verità è stata la seconda nella giornata di ieri ad aver visto contrapposti i due gruppi: nel pomeriggio di fatto è stato concluso quanto iniziato nella mattinata alle 7,30 quando un ragazzo era stato aggredito da altri giovani su un autobus urbano. Il tutto avrebbe avuto origine dunque da un regolamento di conti tra le due fazioni. L’episodio della mattina era stato contenuto e sembrava finito lì ma evidentemente i giovani, molti dei quali durante la mattinata erano andati a scuola, si sono poi organizzati per il regolamento di conti del pomeriggio.
Alla luce di quanto accaduto, questa mattina il prefetto di Mantova Gerlando Iorio ha convocato d’urgenza la riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia, allargata alla Polizia Locale del Comune di Mantova e ad Apam, per una prima valutazione operativa del sistema di sicurezza messo in atto nonchè per rafforzare i dispositivi di controllo.
Tra l’altro, già oggi, è stato immediatamente attuato un servizio di controllo presso alcuni istituti scolastici, in particolare Vinci e Fermi per evitare ulteriori strascichi della rissa visto che tutto sarebbe partito da studenti delle due scuole. Per i prossimi giorni – su indicazione del prefetto – è stato disposto il potenziamento mirato del dispositivo di vigilanza congiunto tra le Forze di Polizia e la Polizia Locale anche in corrispondenza delle fermate dei mezzi di trasporto e degli altri luoghi di aggregazione dei giovani, oltre che delle scuole.
Iorio ha chiesto che, all’esito delle verifiche in corso, vengano adottati i provvedimenti di prevenzione personale – come il Dacur o Daspo Urbano – a carico dei minori che hanno partecipato all’evento. Con il Daspo verrà loro vietata la possibilità di accesso ad alcune aree della città.
Considerata la giovane età dei soggetti coinvolti nelle risse, il prefetto ha evidenziato, nella circostanza, quanto sia utile proseguire, con decisione e convinzione, nelle iniziative avviate in materia di prevenzione e contrasto al disagio giovanile: ha richiamato quanto concordato nella recente riunione con i dirigenti scolastici il 28 febbraio scorso, ribadendo la necessità di assicurare il costante raccordo informativo tra le forze in campo, insegnanti, dirigenti scolastici, operatori del trasporto pubblico locale e Forze di Polizia, quale strategia efficace ad intercettare prontamente eventuali profili di criticità.
Iorio ha rinnovato l’invito a promuovere e dare massima diffusione alle opportunità offerte dell’applicazione Youpol, per la segnalazione tempestiva, anche in forma anonima, di ogni situazione di pericolo, per il rapido intervento delle Forze di Polizia presenti sul territorio, nonché ad evitare qualsiasi sottovalutazione di ogni segnale indicativo di problematicità