De Donno: “non ho mai appoggiato Stamina e non sono contro i vaccini”. Intervista al primario del Poma che chiarisce il suo pensiero

Una comunità intera sotto shock per la morte di De Donno:

MANTOVA – “Non ho mai appoggiato Stamina, quindi fidatevi di me e non di alcuni giornali”. A ribadirlo a chiare lettere è il primario della Struttura di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma Giuseppe De Donno che risponde in primis al quotidiano La Repubblica che ha parlato di una sua “attrazione” per il metodo inventato da Davide Vannoni che prevedeva l’utilizzo di cellule staminali per trattare patologie neurodegenerative.
La Repubblica non è il primo organo di informazione che rilancia questa notizia che precedentemente era girata sui social ma ora, visto che è approdata su uno dei maggiori quotidiani nazionali, De Donno non perde tempo a smentirla. Lo fa attraverso il suo profilo facebook e lo ripete a Mantovauno.
Gli chiediamo così altre delucidazioni su alcune sue dichiarazioni che avevano sollevato dei dubbi anche tra i lettori della nostra testata.
Il vaccino anti-Covid innanzitutto. Qualche lettore, leggendo la lettera aperta inviata da De Donno al Ministro della Salute Roberto Speranza nei giorni scorsi, si era chiesto se il primario ritenesse la terapia del plasma alternativa al vaccino.
Assolutamente no, il vaccino serve come prevenzione della malattia, la terapia del plasma per curare e negativizzare il tampone oltre che per quei pazienti che non potranno o vorranno fare il vaccino.
Non pensa che, vista la situazione, il vaccino anti-covid possa essere messo obbligatorio? Del resto la nostra Costituzione recita cheNessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. La Carta dunque parla apertamente di disposizioni di legge che possono essere attuate per tutelare la cura dell’individuo e della collettività e lo si è già visto in passato anche per le vaccinazioni per i bambini collegate agli ingressi a scuola.
Non voglio addentrarmi in questo campo visto che non è il mio. Quello che posso assicurare è che io non sono mai stato contro alcun vaccino tanto è vero che nel mio reparto ho avuto l’ambulatorio vaccinale per pneumococco, antinfluenzale e Haemophilus influenzae. Quel che torno a ripetere è che devono darci garanzie sulla sicurezza di un vaccino sperimentato in pochi mesi.
Torniamo invece in un campo che lei conosce molto bene, quello del plasma iperimmune. Chi dice che sia una terapia d’emergenza lo giustifica con le poche sacche di plasma a disposizione per curare i malati. Quante ne sono state raccolte a Mantova?
Circa 200 sacche, calcoli che nel 60-70% dei casi ne basta una per paziente, nell’altro 30-40% ce ne vogliono due.
Ma se De Donno non ha appoggiato stamina, è per i vaccini, sta lavorando al Centro di sperimentazione di terapia applicata che dovrebbe sorgere a Mantova, perchè questo accanimento contro di lei?
“E’ molto chiaro, è partita la macchina del fango … ed è meglio che non vada oltre”