Debutto tranquillo del green pass a Mantova. Poche criticità in musei e ristoranti

MANTOVA – Numeri in linea con le ultime settimane a Palazzo Ducale, anche oggi, primo giorno di introduzione del green pass.680 ingressi nella giornata di ieri e poco meno oggi “Chi si era informato lo sapeva – fanno sapere dal Ducale e arrivava già con green pass e documento d’identità alla mano“.

Unici problemi con qualche turista straniero che non aveva convertito il certificato vaccinale in green pass europeo oppure con qualche italiano che si è presentato con il certificato di doppia vaccinazione che consegnano negli hub vaccinali, quindi senza Qr Code. In questo caso è stato chiesto di andare a stamparlo in farmacia.

“C’è bisogno di ancora qualche giorno di rodaggio – confermano dal Ducale – ma non è andata male, tutti i visitatori sono stati molto collaborativi“.

A Palazzo Te e Palazzo di San Sebastiano la situazione non è molto diversa. Numeri in crescita e nessuna criticità dovuta al green pass. 254 ingressi al Te, 44 a Palazzo di San Sebastiano e 35 alla chiesa di San Sebastiano il 30 luglio e 312 ingressi a Palazzo Te, 69 a San Sebastiano e 50 alla chiesa di San Sebastiano, oggi 6 agosto primo giorno della certificazione verde.

Nessuna criticità anche nei ristoranti mantovani, complice le belle giornate e il clima che permette di mangiare all’aperto (in quel caso il green pass non è richiesto). “Molte persone si presentano già con il green pass e il documento – dice Gianpietro Ferri, presidente di Fipe Confcommercio – noi chiediamo sempre il documento di identità, come da circolare del sottosegretario Sileri, ma se un cliente non vuole mostrarlo non possiamo metterci a litigare, bisognerà vedere come risolvere questa situazione”.

All’atto della prenotazione è bene specificare se si vuole mangiare dentro o fuori “potrebbe succedere – spiega Ferri – che chi ha il green pass venga prevalentemente indirizzato a mangiare all’interno, perchè altrimenti vorrebbe dire perdere dei coperti, visto che chi non ha il green pass può mangiare solo fuori”, ma bisognerà aspettare quando il clima non permetterà più i tavoli all’aperto, per vedere come si evolverà la situazione.