Depuratore del Garda, decisione rinviata. Il Ministero dà un mese di tempo per integrare la documentazione

Depuratore del Garda, deciderà il commissario

ROMA – Il Ministero della Transizione ecologica rinvia la decisione sul depuratore del Garda e dà a Ato Brescia un mese di tempo per integrare la documentazione sia relativamente al depuratore di Lonato che all’ipotesi Gavardo-Montichiari. Solo una volta completata la documentazione, in particolare con un cronoprogramma dettagliato per entrambe le soluzioni, sarà presa una decisione.
Niente commissariamento dunque, come avevano chiesto la Comunità del Garda con la presidente Maria Stella Gelmini e i 33 Comuni aderenti, altri sindaci dell’alto mantovano (l’impianto di Esenta di Lonato sarebbe appena al di là del confine di Castiglione), il Parco del Mincio, alcuni Consorzi di bonifica e l’Unione dei Comuni Valtenesi.
Il Ministero ha in ogni caso evidenziato come l’ipotesi di Lonato sia peggiorativa sul fronte ambientale ed economico, oltre ad avere tempi più lunghi di realizzazione.
Di fatto sembrerebbe dunque essere passata la linea sostenuta dalla Comunità del Garda e dagli Enti mantovani “sinora rimasti esclusi dalla trattativa sulla localizzazione del nuovo impianto e su dove far finire le acque una volta depurate”.

VEDI ANCHE: Castiglione, anche il sindaco Volpi contro il depuratore di Esenta: “Sbagliato e dannoso”
“Quali sacrifici dovranno sopportare i nostri territori?”, Pellizzer contro il nuovo depuratore del Garda