Diciannovenne aggredita mentre rientra dalla passeggiata col cane: salvata dal padre. L’aggressore era già stato in carcere per reati sessuali

L'uomo è poi stato fermato dalla Polizia

MANTOVA – Stava portando a passeggio il cane nei pressi della sua abitazione quando, appena rientrata all’interno del giardino di casa, un giovane di colore, con i capelli acconciati tipo “rasta”, dopo averla seguita per alcuni metri, la afferrava per il collo, la scaraventava violentemente a terra e le metteva le mani addosso con violenza per tutto il corpo, in particolare nelle parti intime. Ad evitare il peggio l’intervento del padre della ragazza che, attirato dalle urla della figlia, correva in suo soccorso facendo fuggire l’aggressore che era già riuscito ad immobilizzare la ragazza, rendendole vani tutti i tentativi di divincolarsi dalla presa.

Il padre della 19enne si dava poi all’inseguimento del violentatore chiamando in contemporanea la Centrale Operativa di Piazza Sordello tutte le indicazioni sulla via di fuga e descrivendo dettagliatamente la fisionomia e l’abbigliamento del delinquente.

La Polizia, dopo pochi minuti di ricerche e di inseguimento, individuava il violentatore: S.Y., ivoriano di 28 anni che risultava essere senza fissa dimora in Italia, ma domiciliato nello stesso quartiere della vittima, in una struttura per richiedenti asilo, nonché pluripregiudicato più volte ed in più provincie per reati di tipo sessuale nei confronti di giovani donne, nonché responsabile dei reati di spaccio di stupefacenti e rapina. Scarcerato per fine pena lo scorso 31 gennaio dalla Casa Circondariale di Terni, dove era stato incarcerato per reati anche in quel caso di violenza sessuale aggravata, violazione di domicilio e lesioni personali, era in seguito stato internato nel Centro di Permanenza per i Rimpatri di Ponte Galeria, a Roma, dal quale era uscito lo scorso 28 febbraio poiché richiedente asilo politico. S.Y. veniva così arresto per i reati di violenza sessuale, lesioni personali e violazione di domicilio, nonché immediatamente trasferito alla Casa Circondariale di Mantova: l’udienza si svolgerà nelle prossime ore.

L’Ufficio Immigrazione della Questura, su disposizione del Questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori, ha inoltre chiesto di respingere la richiesta di asilo presentata dall’uomo affinchè, una volta espiata la pena, si procedere alla sua espulsione e rimpatrio.

La 19enne veniva accompagnata da un’ambulanza al pronto soccorso da cui veniva dimessa con prognosi di 21 giorni: successivamente sarà seguita in un percorso di supporto psicologico. 

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