Dimissioni Moratti, opposizioni all’attacco: “Certificato il fallimento della destra”

MILANO – Opposizioni all’attacco della giunta di centrodestra alla guida di Regione Lombardia, dopo le dimissioni della vicepresidente e assessore al welfare Letizia Moratti.
“La farsa è terminata – dice il consigliere regionale del M5S Andrea Fiasconaro -. Letizia Moratti, chiamata a salvare il centrodestra dai disastri del duo Fontana-Gallera e dall’incapacità di gestire la pandemia, se ne va sbattendo la porta, certificando il fallimento di questa Giunta. Fontana, ancora una volta, non ha avuto la forza di decidere e ha atteso passivamente l’ennesimo ceffone. Dopo i fatti di oggi riteniamo che questa disastrosa esperienza di governo debba terminare. Attendiamo le dimissioni a ruota dello sfiduciato Presidente Fontana, alla guida di una Giunta inoperosa e bloccata dalla fuga degli Assessori verso il Parlamento. Da sottolineare come il primo vero atto degno di essere ricordato dell’Assessore Moratti, da quando si è insediata, sia quello di sfiduciare il governo della Lombardia e quello Nazionale. Il culmine del suo lavoro è stato quindi il comunicato di oggi. Un percorso studiato a tavolino verso la propria candidatura, che di fatto ha dimenticato le esigenze dei cittadini lombardi”.

“Persino Letizia Moratti, il cui operato in Lombardia resta comunque insufficiente, ammette l’incapacità di questo governo regionale di destra – osserva Antonella Forattini (Pd), che domani 3 novembre chiuderà il suo incarico come consigliera regionale per dedicarsi al nuovo percorso alla Camera dei Deputati – E’ emblematico che la mia esperienza in Regione termini nelle stesse ore in cui la vice presidente Letizia Moratti rassegna le dimissioni in contrasto con Fontana e denunciando “lentezze e difficoltà nell’azione di questa Amministrazione, che non risponde più all’interesse dei cittadini lombardi”. Esattamente quello che abbiamo sempre detto noi dall’opposizione. Di certo non si può cantar vittoria perché a rimetterci sono sempre stati i cittadini lombardi, soprattutto (ma non solo) per il caos della gestione della pandemia, ammesso persino da Moratti. Non si può nascondere dietro un dito le inefficienze nella regione più avanzata d’Italia, la cui amministrazione di destra non è certo stata all’altezza. Ora auspico che il Partito Democratico in Lombardia opponga una voce forte e autorevole a queste destre che stanno gettando nel caos la nostra regione”.

“Le dimissioni di Letizia Moratti da vicepresidente della Lombardia nonché assessora alla Sanità/Welfare sono la conferma del fallimento della Giunta Fontana. La Moratti è stata chiamata per salvare la sanità lombarda (così venne giustificata la sua nomina) durante il periodo più drammatico del Covid, alla luce della gestione disastrosa del duo Fontana-Gallera” dichiara Marco Carra, della segreteria regionale Pd.
“Ora, la Moratti lascia per “le lentezze e le difficoltà nell’azione di questa amministrazione”. In buona sostanza, la Moratti dice ciò che noi da anni sosteniamo e cioè che le politiche sanitarie sono state fallimentari.A questo punto, il Pd ed il centrosinistra hanno la possibilità di presentarsi uniti e con un credibile programma alternativo sia alla destra che alla Moratti e che metta al centro il rilancio della sanità pubblica”