Disabili gravi, Perugini del Partito comunista: “L’intervento del Pd è solo propaganda. Il sistema è tutto da cambiare”

Monica Perugini
Monica Perugini del Partito Comunista

MANTOVA – “Rivendichiamo come non si tratti di un successo di un partito che sta governando il paese sulla pelle dei più deboli, che finge di non sapere che ogni giorno si muore di lavoro o a causa di un lavoro malsano con numeri da record del mondo, ma di una semplice mossa propagandistica che non si oppone seriamente ad un sistema elaborato dalle destre, accettato, condiviso ed utilizzato dal PD in ogni luogo dove questo governa ed amministra”.
E’ la presa di posizione, evidentemente netta, di Monica Perugina, esponente mantovana del Partito Comunista della Lombardia, contro il Partito Democratico sulla questione della riduzione dei sostegni regionali a disabilità gravi e gravissime. E’ di ieri, infatti, la notizia che la giunta regionale ha preso la decisione di ritirare e riformulare la delibera.
« Se il Pirellone fa marcia indietro ma non è certo per merito del Pd visto che è l’intero sistema che va cambiato – afferma Perugini -. Il partito democratico canta vittoria senza però mettere in evidenza che è l’intero sistema, risalente ai tempi di Formigoni, che non funziona e ce deve essere cambiato. A parte il risibile argomento della misura ISEE sociosanitario che per legge è individuale e non familiare, come ci si vorrebbe far credere, il vantare che sia stato l’attuale governo ad istituire per la prima volta il piano per la non autosufficienza, è patetico quanto aver dato un nuovo nome ad un fondo che esiste da decenni. Un sistema basato su buoni e vaucher, che trasforma le persone in “utenti” o addirittura “clienti” di centri servizi ed agenzie private, organizzate in forma di cooperative e consorzi ramificate in tutti gli angoli della Regione, non dovrebbe essere l’orizzonte del partito che sta cantando e sventolando le icone della sinistra per giustificare un potere che non gli hanno assegnato le urne – prosegue l’esponente politico -. I fondi attribuiti alla disabilità, infatti, transitano per la maggior parte dei casi, proprio da tali centri che ormai gestiscono ogni aspetto delle politiche sociali, dal disbrigo delle pratiche alle prestazioni degli assistenti sociali, visto che quelle dipendenti direttamente dagli enti pubblici, sono ormai un ricordo. Del resto la riforma sanitaria della Lombardia, poi copiata da Emilia, Toscana e Lazio che ha privatizzato l’intero sistema e messo in ginocchio le strutture pubbliche, a partire dalla sperimentazione di Mantova, ha visto la privatizzazione dell’ ospedale ex pubblico di Castiglione delle Stiviere ma anche quello di Suzzara, ancora oggi gestito dalla CIR di Di Benedetti, dove il previsto “controllo pubblico” si è ormai dissolto da tempo e i lavoratori lottano anni per il rinnovo di contratti scaduti. Le associazioni degli invalidi civili, giusto per dare voce a tutte queste persone, hanno già indetto una manifestazione nazionale contro le scandalose pensioni di invalidità, 290 euro al mese, elargite” dal governo perchè occorre lottare per proporre un sistema che metta al centro le persone e che preveda la gestione e il controllo da parte dell’ente pubblico, esautorando i privati da quello che è diventato un business sulla pelle dei più deboli e per far questo occorre sostenere il Partito Comunista e la sua lotta giusta e coerente sempre e solo a favore delle persone più deboli”.