Almeno 70 morti, tra cui anche bambini, in Spagna a causa delle violente inondazioni che hanno colpito la zona di Valencia. Ne dà notizia El Paìs, che cita fonti dell’esecutivo regionale.
Forti venti e piogge improvvise causate dal fenomeno Dana (“depresión aislada en niveles altos”) hanno travolto soprattutto il Sud-Est del Paese. Si contano anche diversi dispersi, il cui numero potrebbe far aumentare con il passare delle ore il bilancio delle vittime. I filmati pubblicati sui social mostrano le strade invase da acqua e fango, persone e auto travolte e veri e propri tornado che devastano le città. In otto ore è scesa la pioggia di un anno.
Precedentemente definita ‘goccia fredda’ la Dana – spiega l’Agenzia Meteorologica Statale – è una corrente a getto polare che si è spostata verso sud a una temperatura di -22 gradi. Dopo una depressione parte della corrente fredda è rimasta isolata in quota e scontrandosi con una corrente da est molto umida, unita alla temperatura del Mediterraneo che attualmente è intorno ai 21 gradi, provoca l’instabilità atmosferica con temporali molto intensi e concentrati.
I nubifragi della notte e delle ultime ore sono il risultato di un fenomeno che ha iniziato a formarsi giorni fa e che è stato condizionato anche dalla morfologia del territorio dell’entroterra valenciano. I rilievi, infatti, hanno favorito l’ascesa dell’aria umida che è stata spinta a incontrare la massa d’aria fredda. Ecco perché, spiegano gli esperti, la pioggia si è abbattuta violentissima sulle zone interne e non ha invece colpito il litorale con la stessa intensità.