MANTOVA – Tradizionale benedizione dell’ulivo, prima della Santa Messa della Domenica delle Palme, in Sant’Andrea. Nonostante la pioggia moltissime le persone che si sono radunate sul sagrato della chiesa e in alto i ramoscelli di ulivo hanno ricevuto la benedizione. In prima file i ragazzi del catechismo con le loro catechiste.
La Domenica delle Palme, cosa ci celebra e perchè si usano i rami d’ulivo
Con questa festa si ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme accolto dalla folla che lo acclama come re agitando fronde e rami presi dai campi. Una tradizione legata alla ricorrenza ebraica di Sukkot durante la quale i fedeli salivano in pellegrinaggio al tempio di Gerusalemme portando un mazzetto intrecciato di palme, mirto e salice.
La liturgia della Domenica delle Palme, si svolge iniziando da un luogo adatto al di fuori della chiesa; i fedeli si radunano e il sacerdote benedice i rami di ulivo o di palma, che dopo la lettura di un brano evangelico, vengono distribuiti ai fedeli, quindi si dà inizio alla processione fin dentro la chiesa. Qui giunti continua la celebrazione della Messa, che si distingue per la lunga lettura della Passione di Gesù, tratta dai Vangeli di Marco, Luca, Matteo, secondo il ciclico calendario liturgico; il testo della Passione non è lo stesso che si legge nella celebrazione del Venerdì Santo, che è il testo del Vangelo di San Giovanni.
Al termine della Messa, i fedeli portano a casa i rametti di ulivo benedetti, conservati quali simbolo di pace, scambiandone parte con parenti ed amici. Si usa in molte regioni, che il capofamiglia utilizzi un rametto, intinto nell’acqua benedetta durante la veglia pasquale, per benedire la tavola imbandita nel giorno di Pasqua.
In alcuni luoghi, oltre ai rametti di ulivo, si benedicono anche le palme, o rami interi, o palmette intrecciate nei modi più svariati.
Con la Domenica delle Palme, con cui si ricorda l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme per andare incontro alla morte, inizia la Settimana Santa durante la quale si rievocano gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo e vengono celebrate la sua Passione, Morte e Risurrezione.
Tutti gli appuntamenti della Settimana Santa
Giovedì 6 aprile – Giovedì Santo – alle 10.30 in Duomo il vescovo presiede la Celebrazione Crismale. A questa messa, che vuole significare l’unità della Chiesa locale raccolta intorno al proprio vescovo, sono invitati specialmente tutti i membri del clero diocesano. I presbiteri, dopo l’omelia del vescovo, rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione sacerdotale. In questa messa inoltre il vescovo consacra gli oli santi – il crisma, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi – che si useranno durante tutto il corso dell’anno liturgico per celebrare i sacramenti.
Lo stesso giorno alle 21, sempre in cattedrale, il vescovo presiede la Messa in Coena Domini. In questa celebrazione, che dà inizio al Triduo pasquale, si ricorda esplicitamente l’Ultima Cena di Gesù con i suoi apostoli.
Venerdì Santo, 7 aprile, alle ore 8 in Duomo il vescovo presiede la celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle lodi con i canonici della cattedrale, a cui sono invitati in particolare religiosi e religiose della città, oltre ai fedeli laici.
Alle 15 in Sant’Andrea apertura dell’Urna dei Sacri Vasi del Preziosissimo Sangue di Cristo.
Alle 21 il vescovo presiede l’azione liturgica nella Passione del Signore, sempre in Sant’Andrea, e la processione cittadina con i Sacri Vasi.
Sabato 8 aprile alle 8 in Duomo celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle lodi del Sabato Santo con i canonici della cattedrale, a cui sono invitati in particolare religiosi e religiose della città e i fedeli laici.
Alle 21 in S. Andrea solenne Veglia Pasquale, presieduta dal vescovo, che amministra i sacramenti dell’iniziazione cristiana a tre catecumeni.
Domenica 9 aprile alle 11.30 in Duomo l’eucarestia nella solennità di Pasqua presieduta da vescovo.
Infine il 10 aprile, detto “lunedì dell’Angelo”, il vescovo farà visita ai carcerati e in carcere presiederà l’eucarestia per le solennità Pasquali.