MANTOVA – Oggi pomeriggio la notizia che negli ospedali mantovani si stanno predisponendo aree ad alto, medio e basso rischio Covid cone la realizzazione di zone per l’accoglienza di pazienti a bassa probabilità di coronavirus, da considerare come aree filtro, aree cosiddette “grigie”, per il successivo smistamento dei pazienti nei reparti Covid o nelle linee pulite.
Sarà su questo importante obiettivo che si concentrerà gran parte del lavoro della prossima settimana dei dirigenti dell’Asst di Mantova. Ma cosa significa nel concreto?
Per il Carlo Poma ad esempio significa che, visto che iniziano a svuotarsi dei reparti Covid, bisogna rimodulare l’organizzazione dell’ospedale per far ripartire le prestazioni sanitarie rinviate durante la fase più acuta dell’emergenza.
Per garantire la sicurezza dei pazienti, chiunque venga ricoverato sarà considerato come se fosse infetto. Verranno subito fatti i tamponi e si spera a breve di poter avere anche dei test rapidi sicuri che possano dare indicazione della positività o meno di una persona in tempi più veloci di quelli attuali.
Fino al momento del responso del tampone, i pazienti saranno trattati un po’ come oggi avviene nel reparto delle malattie infettive, quindi tutti in stanze singole e con tutte quelle misure affinchè non avvenga il contagio. Quando poi arriveranno i risultati i pazienti saranno smistati nei reparti Covid o nelle linee pulite.
Il lavoro da fare è enorme se si pensa che in teoria bisognerebbe impostare un’organizzazione simile per tutti i reparti. Ma forse, proprio alla luce delle nuove esigenze, potrebbe essere che, almeno per la prima fase di ingresso dei pazienti, l’ospedale non venga organizzato in reparti ma si adibiscano delle strutture ad hoc dove possono stare i ricoverati in sicurezza fino a quando non si sa se sono positivi o meno.
Nei prossimi giorni si deciderà dunque quale organizzazione adottare.
La filiera chirurgica dovrebbe essere tra le prime a essere riorganizzata insieme alla rianimazione che, nel momento in cui ripartiranno gli interventi chirurgici,vedrà di nuovo ricoverati pazienti no Covid che andranno quindi divisi da quelli positivi.
Nel mentre che si attuerà questa riorganizzazione l’ospedale dovrà in ogni caso tenersi pronto per una eventuale ondata di ritorno del contagio che al momento non si può ovviamente escludere. Anzi si ipotizza che i casi riprenderanno comunque a crescere nel momento in cui la gente tornerà gradualmente a uscire. La speranza è che i comportamenti delle persone siano tali da tenere questo numero il più contenuto possibile.
TAMPONI A TUTTE LE DONNE INCINTE
Si inizierà da subito a fare i tamponi a tutte le donne in gravidanza in modo da poter gestire il loro percorso assistenziale con tutte le tutele e la sicurezza del caso.
ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO
Continuano a calare gli accessi al Pronto Soccorso da parte di persone contagiate. Ieri sono stati 5 e due giorni fa 4. Le condizioni di chi arriva di solito non sono poi così gravi così come accadeva nelle scorse settimane.
SANITARI CONTAGIATI
Sono 153 i sanitari mantovani contagiati da medici, infermieri e operatori. Accanto a questo numero drammatico c’è però finalmente una notizia positiva: nelle ultime 24 ore infatti non si è registrato nessun nuovo caso.