CITTA’ DEL VATICANO – Incontrare il Papa a soli 14 anni è un evento già di per sé straordinario. Ma se, oltre a ciò, si ha anche il privilegio di farsi portavoce dell’intero gruppo di mantovani impegnati nel pellegrinaggio giubilare a Roma, allora l’esperienza assume un significato ancora più profondo, diventando un momento assolutamente indimenticabile.
È esattamente ciò che è accaduto questa mattina a Edoardo Reggiani, giovane sindaco dei ragazzi di Sermide e Felonica, che ha avuto l’onore di incontrare Papa Leone XIV, accompagnato dal vescovo di Mantova Marco Busca.
L’emozione è ancora palpabile quando, nel pomeriggio, Edoardo ci racconta con entusiasmo il suo incontro con il Pontefice. “Il vescovo Marco mi ha presentato come sindaco dei ragazzi di Sermide e Felonica. Poi ho donato al Papa un piccolo crocifisso in rame, realizzato da me a casa, e gli ho detto che ogni suo sforzo per la pace nel mondo sarà sempre sostenuto da noi giovani”, racconta Edoardo. “Papa Leone mi ha ringraziato e, quando ho parlato di pace, mi ha rivolto un sorriso che vale più di mille parole”.
Un’esperienza unica che Edoardo, prossimo studente del Liceo Classico, porterà per sempre nel cuore: “Sono stato davvero fortunato. Immagino che una cosa così capiti a pochi e una sola volta nella vita. Devo ringraziare il mio parroco, don Giampaolo Ferri, e il vescovo Marco Busca per aver reso possibile questo incontro” sottolinea il giovane.
Anche il vescovo Busca ha avuto modo di intrattenersi con il Santo Padre, in un colloquio cordiale e ricco di significato spirituale.
La giornata dei 650 pellegrini mantovani era iniziata in Piazza San Pietro, con la partecipazione all’udienza generale del mercoledì. L’atmosfera si è fatta ancora più intensa quando un grande applauso ha attraversato la piazza: Papa Leone XIV ha infatti menzionato pubblicamente, tra i gruppi presenti, quello della diocesi di Mantova, guidato apppunto dal vescovo Busca.
Sempre questa mattina, il gruppo ha attraversato la Porta Santa della Basilica di San Pietro, uno dei momenti più simbolici del pellegrinaggio giubilare, carico di significato spirituale e di comunione con la Chiesa universale. Più tardi i pellegrini hanno partecipato alla celebrazione eucaristica all’altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro, presieduta dal vescovo, quindi c’è stata la visita riservata ai Giardini Vaticani.
Nel corso del pellegrinaggio, i partecipanti hanno spesso potuto contare su un cicerone d’eccezione: l’architetto Stefano Savoia, rettore della Basilica di Sant’Andrea e responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Mantova che ha offerto preziose chiavi di lettura spirituali, artistiche e storiche di alcuni dei luoghi visitati.
Nella giornata di ieri i pellegrini, tra le varie tappe, si sono recati nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove hanno avuto occasione di raccogliersi in preghiera davanti alla tomba di Papa Francesco. Il rientro a Mantova è previsto in serata, a conclusione di tre giornate dense di appuntamenti religiosi, culturali e momenti comunitari che hanno offerto un’occasione di condivisione, testimonianza e partecipazione attiva alla vita della Chiesa.
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