Emergenza manodopera, Confai punta su welfare aziendale e formazione

RIVALTA SUL MINCIO (RODIGO) – Confai Mantova nel corso dell’assemblea annuale tenutasi ieri a Rivalta sul Mincio ha acceso i riflettori sul welfare e la formazione come nuove opportunità per rispondere all’emergenza di una manodopera sempre più difficile da reperire nel comparto agromeccanico, in parte anche per l’assenza di risposte dal mondo della scuola e dalle istituzioni e si conferma come dice il presidente nazionale di Cai Agromec, Gianni Dalla Bernardina, “all’avanguardia per il tema affrontato, che richiama anche l’etica dell’impresa e la sua funzione sociale”.

“Molte delle nostre imprese hanno già attuato, più o meno consapevolmente, delle misure di welfare aziendale – spiega il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali -. Come organizzazione vogliamo affrontare il tema in maniera più strutturata e con prospettive di medio e lungo periodo”.

E così, a tracciare la rotta delle opportunità offerte dai principi “Esg” (ambientali, sociali e di governo dell’impresa) e ai vantaggi di investire sulla formazione e sul capitale umano ci pensano Enrico Dallabella, manager in finanza, controllo, formazione e direzione strategica per le Pmi, ed Elena Storti, consulente del lavoro collaboratrice di Confai ed esperta di welfare aziendale, che approfondisce gli aspetti legali e fiscali di una normativa articolata, che permette un ventaglio di azioni a vantaggio di dipendenti e collaboratori.

Un problema, quello della carenza di lavoratori qualificati, comune anche al mondo dell’agricoltura (lo testimonia il presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani), e dell’industria (ne parla il presidente di Apindustria, Francesco Ferrari), e che politiche di dialogo, maggiore coinvolgimento dei dipendenti, trasparenza nella carriera, ma anche azioni specifiche di sostegno (emergono diverse possibilità: flessibilità nell’orario di lavoro, abbonamenti in palestra, corsi di formazione, gite o viaggi, colonnine per la ricarica dell’auto elettrica predisposta in azienda) possono almeno parzialmente risolvere.

Il contesto generale per il comparto agricolo e agromeccanico è di incertezza, tra volatilità dei prezzi, costi di produzione in aumento, lo spettro dei dazi che il governo degli Stati Uniti punta ad applicare a partire dal 2 aprile nei confronti dell’Unione europea e che già hanno attivato speculazioni, elenca Speziali.

A livello sindacale prosegue l’iter per la realizzazione dell’Albo degli Agromeccanici e non manca il dialogo con la politica, testimoniato dalla presenza in assemblea dell’onorevole Antonella Forattini e del consigliere regionale Marco Carra.

Guarda le videointerviste al presidente di Confai Mantova Marco Speziali e alla consulente del lavoro Elena Storti