Emodialisi anche a domicilio: sarà sufficiente la presenza di un caregiver addestrato

In foto: ospedale Carlo Poma

MANTOVA – Emodialisi anche a domicilio: una possibilità offerta da qualche giorno dalla struttura di Nefrologia e Dialisi del Carlo Poma ai pazienti che hanno esigenze di maggiore flessibilità negli orari e negli spostamenti, ad esempio per motivi di lavoro.

“La condizione per attivare il servizio – spiega il direttore del reparto Giuseppe Mazzola – è che il malato sia assistito da un caregiver, solitamente un familiare, che verrà adeguatamente addestrato dal personale ospedaliero. La strumentazione da utilizzare a casa sarà fornita in comodato d’uso da Asst”.
La nuova soluzione vale solo per l’emodialisi domiciliare frequente, eseguita cinque giorni alla settimana e di breve durata, cioè due ore.

La Nefrologia di Mantova garantisce invece ormai oltre 20 anni la dialisi peritoneale a domicilio, un trattamento meno complesso da gestire in autonomia, che non richiede la presenza di un caregiver, ma al quale non tutti i pazienti sono candidabili. I principali motivi clinici che non permettono alle persone di sottoporsi a questo tipo di terapia sono interventi chirurgici addominali pregressi e rischio infettivo aumentato per terapie altamente immunosoppressive.

Al Poma il servizio di dialisi extracorporea è in grado di trattare fino a 140 pazienti alla settimana su tre turni giornalieri, mettendo a disposizione 23 posti tecnici. Sono presenti due ambulatori di dialisi peritoneale che seguono circa 25-30 pazienti domiciliari. Negli ospedali di Asola e Pieve di Coriano i posti tecnici di dialisi extracorporea sono 7, organizzati come centri ad assistenza limitata.