CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – E’ durata un quarto di secolo la questione sull’area della ‘Pirossina’, che la proprietà voleva trasformare in una discarica di rifiuti, soluzione che i Castiglionesi non volevano e che le passate Amministrazioni non erano riuscite a scongiurare. Noi del no alla discarica e della riqualificazione ambientale dell’area ne avevamo fatto un punto centrale del nostro programma elettorale e un impegno inderogabile della nostra azione di governo. Averlo rispettato ci fa felici e ci riempie di orgoglio anche perché, oltre ad evitare una discarica gigantesca a ridosso della Città, ai Castiglionesi viene data una splendida area feste immersa in un contesto ambientale straordinario, fatto di verde, percorsi natura e ciclabili.”
Commenta così Enrico Volpi, Sindaco di Castiglione delle Stiviere, la conclusione dell’iter amministrativo sull’area della Pirossina che, entro il 21 dicembre, verrà riconsegnata nelle disponibilità del Comune (nella foto il rendering di come sarà trasformata l’area) grazie alla pratica di esproprio voluta dall’Amministrazione aloisiana. E continua: “Occorre fare un po’ di storia per capire la difficoltà e l’importanza di quanto accaduto. La vicenda della Pirossina ha inizio nel 1995, con lo scavo della cava per reperire materiale per la realizzazione della nuova tangenziale di Castiglione. Nell’ottobre del 1996 in Provincia arrivano due richieste: la prima è della ditta Mazzi, per una discarica di rifiuti inerti, la seconda quella di Ambiental Geo per una discarica di rifiuti speciali. Questa seconda società, oggi proprietaria dell’area, è riconducibile al gruppo Systema Ambiente, che fa capo alla multi-utility A2A e a una delle principali imprese italiane nel settore rifiuti (titolare, tra gli altri, anche del mega impianto romano di Malagrotta). Il sito avrebbe previsto un deposito di rifiuti con un volume di 1,2 milioni di metri cubi, equivalenti a 1,4 milioni di tonnellate in trattamento e in discarica e una superficie di 104.109 metri quadrati. Lo scavo sarebbe stato profondo 12,5 metri e la collina di rifiuti avrebbe raggiunto l’altezza di 12 metri, con una circolazione di almeno 50 camion in entrata al giorno e 50 in uscita. Un vero incubo! Ma, nonostante la ferma opposizione di Cittadini, associazioni e Istituzioni, le passate Amministrazioni non avevano recuperato la proprietà dell’area. Noi abbiamo deciso, attraverso il progetto della creazione dell’area feste e di riqualificazione ambientale collegata, di perseguire la volontà di esproprio, supportata, per quanto riguarda l’indennità alla proprietà, dalla perizia della Agenzia delle Entrate. Una volta decorsi i termini di legge, si è provveduto a dare il via alla notifica d’esproprio. Una conclusione che i Castiglionesi meritavano e una nuova opportunità ambientale e economica per la Città.”
E aggiunge Andrea Dara, Vicesindaco e Assessore al Territorio: “Anche in questo caso, come per i nuovi insediamenti produttivi e abitativi su Castiglione, le cose non capitano per caso ma grazie a precise scelte politiche e amministrative. L’aver scelto un progetto di pubblica utilità assolutamente sostenibile e non meramente commerciale, ci ha permesso di praticare la via dell’esproprio, una soluzione che le precedenti amministrazioni, che non avevano investito per recuperare l’area, non avevano contemplato. Ora, anche attraverso le risorse che reperiremo con il riempimento con terra pura proveniente da opere pubbliche in costruzione, faremo subito partire l’iter di realizzazione della nostra nuova area naturale e area feste, che darà un valore aggiunto ulteriore a Castiglione, ospitando manifestazioni e spettacoli di rilievo, attraverso un’area coperta attrezzata, un anfiteatro all’aperto incastonato nel verde e un parcheggio funzionale, anch’esso immerso nel verde. E viste le ultime notizie sulla volontà di qualcuno di far arrivare montagne di immondizia da Roma, l’aver risolto definitivamente la questione Pirossina ci rende doppiamente felici.