Falda contaminata, sarà rafforzata la barriera idraulica all’ex Colorificio Freddi

MANTOVA – Via libera da parte della giunta Palazzi all’adeguamento del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (Pfte) per il nuovo impianto di “Pump & Treat”, destinato alla messa in sicurezza di emergenza della falda contaminata in corrispondenza del sito dell’ex Industria Colori Freddi San Giorgio Srl, situata all’interno del territorio del capoluogo.
Il progetto, redatto dallo Studio Marinelli e Associati srl, risponde alla necessità urgente di rafforzare il sistema di barrieramento idraulico attualmente in funzione, risultato però inefficace secondo quanto emerso dalle prove di portata condotte nel maggio 2024.

L’intervento si inserisce nel quadro dell’Accordo di Programma relativo al Sito di Interesse Nazionale (Sin) “Laghi di Mantova e Polo Chimico” ed è interamente finanziato con i fondi previsti da tale accordo. Il nuovo impianto “Pump & Treat” — che prevede la captazione e il trattamento delle acque di falda contaminate — è stato aggiornato in conformità con i più recenti standard normativi e tecnici previsti dal D. Lgs. 36/2023.

Il quadro economico complessivo dell’intervento ammonta a 564.808,35 euro, di cui oltre 390.000 euro saranno destinati direttamente all’esecuzione dei lavori, mentre circa 174.000 euro copriranno le somme a disposizione dell’Amministrazione, incluse le voci per imprevisti, spese tecniche, incentivi e Iva. Il progetto approvato definisce inoltre un cronoprogramma dettagliato, una nuova configurazione impiantistica e tutte le misure minime di sicurezza previste, con l’obiettivo di avviare al più presto le successive fasi: progettazione esecutiva, affidamento dei lavori e realizzazione dell’intervento. “L’intervento di implementazione della barriera nell’area dell’ex colorificio Freddi è molto urgente per ragioni di sicurezza ambientale — ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Andrea Murari —, perché l’attuale sistema non è efficace. Da anni il Comune interviene in sostituzione della proprietà inadempiente, grazie alle risorse stanziate dall’Accordo di Programma con il Ministero dell’Ambiente.”