MANTOVA – E’ stato individuato e denunciato un uomo, che nella tarda serata del 14 ottobre scorso aveva telefonato al 112, chiamata diretta alla centrale operativa della Questura, dicendo di aver collocato una bomba sotto la sede della Gazzetta di Mantova, in piazza Mozzarelli. Scattato l’allarme, erano giunte sul posto alcune pattuglie della Volante, oltre ad agenti della Digos e della Polizia Scientifica. Gli uffici del quotidiano erano stati sgomberati a scopo precauzionale per consentire la bonifica degli ambienti e per mettere in sicurezza l’eventuale ordigno. Le ricerche, fortunatamente, avevano dato esito negativo, facendo rientrare poco dopo l’allarme.
Le indagini effettuate già a partire dalla sera del falso allarme hanno consentito di appurare che la telefonata minatoria era partita da una cabina telefonica di Viale Risorgimento, subito isolata dalla Polizia Scientifica allo scopo di rilevare le impronte digitali. Nel contempo, erano stati acquisiti i filmati che le telecamere di videosorveglianza urbana erano state in grado di registrare, dalle quali si poteva evidenziare l’immagine del soggetto che aveva effettuato la telefonata al 112.
Stamattina, a conclusione delle indagini, in Questura, presso gli Uffici della Digos, il responsabile è stato identificato: si tratta di un 45enne mantovano residente in città, libero professionista ed incensurato, il quale ha infine confessato di essere lui l’autore della telefonata minatoria. L’uomo ha giustificato il suo comportamento a causa di un periodo di profondo disagio personale che sta vivendo in questo periodo della sua vita, frutto di una profonda prostrazione causata da stress lavorativo e da un recente, grave, lutto familiare che lo avrebbero irrazionalmente condotto a compiere un gesto d’impeto, senza plausibili motivazioni e senza che ne avesse valutato appieno le relative conseguenze. Il medesimo, profondamente pentito e visibilmente provato, scusandosi ripetutamente per il gesto sconsiderato si è quindi assunto ogni addebito, dichiarando, peraltro, di non avere alcuna animosità nei confronti del quotidiano preso di mira.
Al termine delle procedure di Polizia Giudiziaria, l’uomo è stato denunciato a piede libero dalla Digos alla Procura della Repubblica di Mantova per il reato previsto dall’Articolo 658 del Codice Penale (Procurato allarme presso l’Autorità).