Fanghi contaminati, Forattini: “Aumentare i controlli”. Fiasconaro: “Ancora nessuna rassicurazione”. Cattaneo: “Manca norma nazionale”

MILANO – “Per evitare che si ripetano scempi come quello dello smaltimento di 150.000 tonnellate di fanghi contaminati nel nostro terreno, la Regione deve investire molto di più sui controlli, in attesa della nuova normativa nazionale. Lo abbiamo chiesto ufficialmente oggi in Consiglio Regionale perché ciò che si è scoperto nelle ultime settimane è sconvolgente” a dirlo è Antonella Forattini, consigliera regionale PD.

Che chiede più fondi a disposizione di Arpa per effettuare controlli capillari. “Sarebbe anche da rivedere la normativa che permette l’ingresso, per lo smaltimento in Lombardia, di fanghi e gessi autorizzati provenienti da altre regioni, che rappresentano il doppio di quelli prodotti dagli impianti di depurazione dei nostri territori” conclude la consigliera regionale mantovana del Partito Democratico Antonella Forattini.

Ancora nessuna rassicurazione su controlli e tracciabilità e su richieste della Lombardia al Governo” commenta il consigliere regionale M5S Andrea Fiasconaro. “L’Assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo ha spiegato che lo sversamento di gessi inquinanti preoccupa anche la Giunta regionale, ma non si tratta di fanghi che restano sottoposti a un rigido sistema di controlli. Più volte la Lombardia ha chiesto al Governo un decreto specifico per equiparare fanghi e gessi di defecazione ha commentato Fiasconaro –  “Prendiamo atto della richiesta della Lombardia al Governo, ovviamente sosterremo anche noi l’iniziativa nelle sedi opportune ma – prosegue Fiasconaro – ribadiamo la richiesta, insieme a tutto il Consiglio di aumentare i controlli con più risorse all’agenzia regionale ARPA. La Lombardia può farlo ma su questo l’Assessore Cattaneo, ancora una volta, non ha garantito nessun impegno regionale o rassicurazione”.

“La Lombardia da sempre controlla e agisce, sui gessi manca la norma nazionale – ribatte Raffaele Cattaneo, assessore regionale all’ambiente – dobbiamo però fare qualche precisazione: in primo luogo – ha chiarito l’assessore – è bene ricordare che in questa vicenda non si sta parlando di fanghi ma di gessi. I fanghi infatti sono rifiuti e in quanto tali sono sottoposti al rigido sistema dei controlli ambientali disciplinato dalle norme nazionali e anche da Regione Lombardia. I gessi al contrario non sono un rifiuto ma un ammendante agricolo, che per definizione non è sottoposto a quel sistema di controlli“.

“Più volte Regione Lombardia – ha sottolineato Raffaele Cattaneo – ha chiesto al Governo di emanare un decreto per equiparare i gessi ai fanghi e permettere così l’utilizzo in agricoltura solo dei gessi provenienti da fanghi di qualità”. Lo ha sollecitato di nuovo in questi giorni, ha precisato, con una lettera al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

“La Giunta di Regione Lombardia – ha spiegato Cattaneo – ha dovuto approvare una delibera per la costituzione in giudizio al Consiglio di Stato contro Wte. Dal momento che una sentenza del Tar ha dato ragione proprio alla Wte srl perché la Lombardia ha stabilito dei limiti al conferimento di quei gessi. Rispedisco perciò al mittente l’accusa a Regione Lombardia di non aver ha agito in questi anni in materia di fanghi, sul loro trattamento e sul loro utilizzo”.

Cattaneo ha inoltre spiegato come, nel nuovo Programma di gestione dei rifiuti, sarà invece presente per la prima volta un Piano specifico sui fanghi da depurazione. Il Piano conterrà strumenti per favorire la ricerca e l’innovazione di progetti per il recupero dei fanghi attraverso tecnologie evolute. Il Piano prevede anche lo studio dei fanghi prodotti e trattati in Lombardia e dà le indicazioni per la loro corretta gestione. Definisce quindi gli elementi per pianificare la ricettività dei terreni ed esamina gli scenari evolutivi per la gestione dei fanghi stessi. Inoltre, Regione Lombardia ha deciso di implementare l’applicativo Orso che monitora e rende tracciabili tutti i rifiuti con una sezione specifica dedicata ai fanghi. Questo consentirà di tracciare tutte le fasi di notifica e di spandimento dei fanghi in agricoltura. Il sistema inoltre sarà accessibile a tutti gli Enti e migliorerà le attività di controllo, che sono attualmente in capo ad Arpa e alle Province.

“Ricordo inoltre – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente – che l’assessorato all’Agricoltura di Regione Lombardia ha vietato lo spandimento dei fanghi in 169 Comuni lombardi e incentivato l’utilizzo di festato di origine zootecnica”.

Non possiamo essere a favore dell’economia circolare – ha concluso Cattaneo – e contro l’utilizzo dei fanghi in agricoltura. I fanghi sono materia organica, che è opportuno recuperare e utilizzare in agricoltura. Ovviamente questo riguarda solo quelli di buona qualità, controllata e certificata. Su tutto questo Regione Lombardia si è impegnata a fare la propria parte. Rimane però, lo sottolineo ancora, un vuoto normativo in tema di gessi sul quale abbiamo bisogno di una disciplina nazionale”.