Federalberghi Mantova: “Dopo un semestre disastroso un ferragosto straordinario”

MANTOVA – “Dopo un semestre disastroso e la completa perdita della stagione primaverile, il momento clou per il nostro settore, abbiamo assistito ad un Ferragosto straordinario, con il tutto esaurito registrato nella stragrande maggioranza degli hotel – spiega Gianluca Bianchi, presidente di Federalberghi Confcommercio Mantova – Un andamento convalidato anche dai numeri degli ingressi ai principali musei mantovani”. Mai un Ferragosto così caldo gli albergatori da almeno 15, 20 anni.

L’80% dei flussi è costituito da turisti italiani, soprattutto coppie e famiglie, in viaggio verso località di mare o montagna, che decidono di sostare una notte in città per spezzare il viaggio e ammirare le nostre bellezze – aggiunge Bianchi – Inoltre, Mantova è vista come una destinazione sicura, una città di dimensioni contenute, a misura d’uomo, collocata nella regione più virtuosa per immunizzazioni e tasso di contagi, la Lombardia. Insomma, siamo visti come isola sicura in un mare altrettanto tranquillo, e ciò fa davvero la differenza. Oggi più che mai il turista chiede, anzi pretende, la sicurezza: della destinazione, della struttura dove alloggerà, del ristorante in cui consumerà il proprio pasto: la sicurezza è diventata il nuovo metro per misurare la qualità”.

Presenza, però anche di stranieri: “in media il 20, 30% delle presenze, provengono da Francia, Svizzera, Austria e anche dal Nord Europa: con l’emergenza in molti hanno preferito evitare i mezzi e viaggiare con la propria auto, ed ecco quindi che Mantova, per la sua posizione strategica, diventa una meta attrattiva: siamo nel Bel Paese, e l’offerta artistica e naturalistica e il buon cibo qui non mancano. Insomma, il Covid ha ridisegnato le rotte dei flussi turistici”. Ma c’è un però: “Un grosso problema che tutta l’industria turistica, ristorazione compresa, ha dovuto affrontare e che sta tuttora vivendo è la grave carenza di personale. Complice in parte il reddito di cittadinanza e altre forme di sussidio che in molti casi non incentivano l’occupazione, mancano all’appello decine e decine di lavoratori: operatori di sala, addetti al rifacimento delle camere e altre figure professionali per noi di vitale importanza, tanto che siamo costretti, in prima persona, a supplire al deficit di organico con turni pesantissimi”.

L’incremento sostenuto delle presenze ha cominciato a farsi sentire a fine luglio, per consolidarsi poi in agosto: “Ora la situazione è tornata alla normalità – dichiara il numero uno degli albergatori mantovani – ma guardiamo con fiducia a settembre e ottobre, due mesi storicamente di alta stagione per il nostro settore, anche grazie ai concerti in programma e al Festivaletteratura”

Ma è presto per avere qualche segnale confortante: “Ormai le prenotazioni, in linea con la situazione in costante evoluzione, sono quasi tutte last second, a volte last minute: le persone chiamano con un anticipo di due o tre giorni, a volte anche solo 24 ore prima del loro arrivo. Nell’arco di pochissimi giorni un hotel da vuoto può fare il tutto esaurito”. da affrontare anche la questione Green Pass: “Siamo favorevoli all’estensione del green pass anche in altri ambiti e settori, lo ritengo uno strumento utile a spingere la campagna vaccinale. Mi chiedo: non ne abbiamo avuto abbastanza di questa situazione? Io credo proprio di sì. Dal punto di vista sanitario, economico, sociale, personale, etico, un’altra pandemia non ce la possiamo più permettere”.