Festa dell’Assunta per pochi a Grazie: 2574 gli ingressi. Atmosfera surreale e dal vescovo un messaggio di speranza

GRAZIE (CURTATONE) Un’atmosfera surreale quella che si è vissuta in questo Ferragosto 2020 in una Grazie di Curtatone blindata, con gli ingressi contingentati causa Covid, e permessi solo a chi si era prenotato per partecipare alle messe, pranzare o cenare nei ristoranti, e a pochi altri (2574 gli ingressi). Nei bar e trattorie poche gente che non rinuncia al rito del cotechino del 15 agosto e che si guarda intorno un po’ smarrita.
In un tavolino scorgiamo il primario Giuseppe De Donno con la moglie Laura, anche lui da buon curtatonese non rinuncia a pane e cotechino dopo aver finito di partecipare alla diretta Facebook, una delle iniziative organizzate dal Comune per questa Fiera trasferita obbligatoriamente in gran parte sui social.

La sensazione più strana è sicuramente quella che si prova camminando sul sagrato, la dove negli anni scorsi il 15 agosto e nei giorni successivi era un brulicare di persone intente ad ammirare i lavori realizzati dai madonnari.  Ce n’è solo uno, i fedeli che si avviano verso il Santuario non sanno chi l’abbia realizzato, ma non importa. Lo immortalano quasi come un simbolo, un auspicio, una speranza perchè la vera Fiera della Grazie possa tornare già dal prossimo anno .
E di speranza parla anche il vescovo Marco Busca durante l’omelia della messa solenne delle 8,30 arrivata nelle case di tantissimi italiani grazie alla diretta realizzata da TV2000.

“La Festa dell’Assunta è la Pasqua di Maria – ha detto il vescovo – la vittoria contro l’ultimo nemico che è la morte. Dobbiamo recuperare l’orizzonte di vita eterna della nostra fede, anche nell’educazione dei piccoli, è necessario trasmettere l’immagine del Paradiso. Solo la speranza della vita eterna può guarire l’angoscia dei nostri giorni terreni.
Poi monsignor Busca torna sulla pagine del Vangelo con la visita di Maria alla cugina Elisabetta, ne spiega i molteplici significati, ricorda come l’annuncio della nascita di Gesù avvenga in una casa, l’incontro con Elisabetta in un’altra casa. Il vescovo insiste sull’importanza delle visitazioni, ricorda come “la Beata Vergine non abbia mai smesso di visitare l’umanità con le sue tante apparizioni e si rivolge ai fedeli affinchè chiedano a Maria di continuare a visitare i nostri cuori per sostenere la speranza”.