Dopo la pausa per le festività di fine anno riprende il monitoraggio settimanale sull’andamento settimanale della Fondazione Gimbe da cui emergono dati non positivi: dopo 6 settimane di calo, anche se a fronte di un forte decremento dei tamponi, nella settimana che va dal 29 dicembre al 5 gennaio i nuovi casi di contagio sono aumentati del 27%.
Ma la notizia peggiore è che, secondo Gimbe, la terza ondata è “in arrivo” con “numeri troppo elevati per riprendere il tracciamento” e con “l’impatto reale del vaccino molto lontano”.
“A cavallo del nuovo anno – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – i dati documentano l’inversione della curva dei nuovi casi, in calo da 6 settimane consecutive, e l’incremento percentuale dei casi totali (5,5% vs 4,6%). Numeri sottostimati dalla decisa frenata dell’attività di testing nelle ultime due settimane accompagnata dal netto aumento del rapporto positivi/casi testati che schizza al 30,4%
La pressione negli ospedali rimane al momento stabile, con diverse regioni oltre la soglia critica per quanto riguarda l’occupazione di posti letto da parte di pazienti Covid, ma tornano a risalire i decessi. La terza ondata, in altre parole, si riesce già a intravedere:
In un contesto di questo tipo, l’unica strada è quella di rivedere il sistema delle regioni “a colori” perché i risultati ottenuti in termini di contenimento della pandemia sono molto modesti.