Forattini-Bocci (Pd): “La Regione sostenga con più risorse i centri antiviolenza”

Antonella Forattini consigliera regionale PD

MILANO – Le consigliere regionali del Pd Antonella Forattini e Paola Bocci, commentano la giornata di domani mercoledì 25 novembre 2020, “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”

“La violenza colpisce donne di tutte le età e di tutti i ceti sociali, è fisica, psicologica, economica e avviene soprattutto tra le mura di casa. La pandemia, con l’isolamento forzato, ha fatto crescere gli episodi: ci sono state più vittime e più richieste di aiuto ai centri antiviolenza, che hanno continuato a garantire supporto e accoglienza alle vittime. Ci batteremo sempre perché tutte le istituzioni impegnino più risorse e più sostegni, a partire da Regione Lombardia, per le donne e per tutti i centri antiviolenza, per prevenire, proteggere e sostenere economicamente le vittime affinché si ricostruiscano una vita, possano avere una casa e un lavoro. Opporsi a ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un dovere di ciascuno di noi perché ognuna di loro non si senta mai più sola – proseguono Forattini e Bocci –. Non basta condannare: ci vogliono atti concreti e tutte le istituzioni devono fare ancora di più per prevenire, proteggere e sostenere il diritto delle vittime a una nuova vita. Regione Lombardia sostenga con più risorse i Comuni e tutti i Centri antiviolenza, anche se non accreditati, che operano sul territorio lombardo affinché possano continuare il loro prezioso lavoro. Inoltre, deve aggiungere più risorse per i percorsi di autonomia abitativa e lavorativa, per il gratuito patrocinio quando la vittima si rivolge a un tribunale, e semplificare le procedure di rendicontazione”.

Nel dettaglio, le parole d’ordine contro questo fenomeno si declinano così, per le consigliere dem: “Prevenire la violenza soprattutto con progetti di sensibilizzazione nelle scuole e formazione a chi deve saperla riconoscere. Proteggere le donne che subiscono violenza, aiutarle a denunciare, sostenerle durante i procedimenti giudiziari perché non diventino vittime per una seconda volta. Contrastare ogni violenza economica e supportare il loro diritto a ricostruirsi una vita, libere dalla violenza, e ad avere una casa e un lavoro”.

Ma sono azioni che richiedono “un sostegno maggiore e più risorse e strumenti a tutti i Centri antiviolenza, soprattutto in questo periodo emergenziale – ribadiscono Forattini e Bocci –. Anche queste strutture hanno pagato un prezzo alto in termini di contagi, ma, nonostante tutto, non si sono mai fermate, garantendo il sostegno anche da remoto, con strumentazioni e connessioni non sempre adeguate. La carenza di case rifugio, in questo periodo particolare, si è fatta più sentire e va colmata, provvedendo anche a tutte le misure di tutela dal contagio con tamponi e dispositivi di protezione”.

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