Fum: in un anno -1,258 mln di entrate. Baschieri: “che strategia ha il Comune per l’ateneo?”

MANTOVA – L’università a Mantova quest’anno compie 30 anni, un traguardo che viene tagliato però con un allarme conti. Nel giro di un solo anno infatti alla Fondazione Universitaria Mantovana (Fum) è venuto a mancare un milione e 258 mila euro di entrate.
Ad evidenziarlo è il consigliere comunale di Forza Italia Pierluigi Baschieri che ha presentato una interrogazione all’assessore all’Università del capoluogo Adriana Nepote per capire quali siano le intenzioni di via Roma riguardo l’ateneo virgiliano, escluso dai finanziamenti del Pnrr e con un bilancio sempre più risicato come si evidenzia dalla tabella sotto riportata.
“Risulta evidente il calo delle entrate registrato nell’ultimo anno dalla Fondazione universitaria che è sempre più in difficoltà nella gestione delle spese derivanti dall’ attivazione dei seguenti corsi di laurea: Scienze della Mediazione Linguistica, Architettura, Ingegneria Informatica ed Economia dei Beni Culturali” scrive Baschieri nell’interrogazione ricordando come tutti questi corsi derivino dalla partnership con altre università ad esclusione del corso di Mediazione Linguistica, e richiedano importanti esborsi per essere mantenuti.
Secondo il consigliere forzista oggi la Fum “risulta priva di una strategia di sviluppo in quanto troppo interdipendente da altri atenei extra muros, dai finanziamenti degli enti pubblici e dagli irrisori e sparuti contributi offerti dalla imprenditoria locale”.
Per rilanciarla secondo Baschieri sarebbe invece necessaria una nuova configurazione giuridica che prevede o una fusione tra più atenei come avvenuta recentemente tra le università di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE), o un modello di ateneo Multicampus: ateneo pubblico di riferimento con diversi campus universitari sedi di corsi di laurea distribuiti in diverse località.
Alla luce di tutto ciò il consigliere chiede quale sia la strategia futura del Comune per rilanciare la Fum e consentire alla medesima di ottenere seppur con modelli organizzativi diversi lo status giuridico di università; se sia stata studiata l’ipotesi di fusione con altri atenei, così come previsto nelle Linee di Mandato approvate dal Consiglio Comunale, al fine di ottenere l’autonomia giuridica e infine se si sia cercato un coinvolgimento dei Comuni del circondario per farli diventare come soci sostenitori e recuperare nuovi finanziamenti per ampliare l’offerta formativa della Fum.