Gallera: “nelle Rsa test rapidi ogni 15 giorni. Gli asintomatici possono restare se la struttura è adeguata”

Gallera:

Mai più persone positive al Covid trasferite nelle Rsa, i luoghi dove vengono accolte le persone più fragili e a rischio per le conseguenze del virus, gli anziani. Regole ferree e precise per la gestione degli isolamenti e delle quarantene con l’uso dei test antigenici rapidi. Sono le nuove linee guida per la gestione dei pazienti positivi covid-19 nella rete territoriale di Rsa e Rsd, approvati dalla Giunta regionale e spiegati oggidall’assessore al welfare, Giulio Gallera,
“Il Coronavirus – ha ricordato Gallera – si accanisce articolarmente nei confronti delle persone più fragili. Da mesi lavoriamo per mettere in campo una pluralità di azioni che cerchino di preservare il più possibile le Rsa e le Rsd così che luoghi possano operare in sicurezza nella grave difficoltà che stanno vivendo. Da mesi stiamo lavorando con confronti continui ed approfonditi”.
L’assessore ha aggiunto che “il sistema prevede l’ingresso nelle strutture degli ospiti cui sia accertata la negatività e l’immediato trasferimento di coloro che dovessero positivizzarsi durante la permanenza”. L’aggressività di questo virus ha quindi spinto la Giunta lombarda ad attivare “1.500 posti letto sub acuti e a valorizzare un’offerta sanitaria strutturata per ricoverare sia chi usciva dagli ospedali che chi si positivizzava in queste strutture”.
“Abbiamo previsto – ha continuato l’assessore – un percorso continuo con i gestori che ha portato a sostenere anche economicamente le grandi difficoltà che stanno attraversando garantendo loro lo stesso budget del 2019 anche nel 2020 oltre a risorse aggiuntive per alcuni servizi svolti. Prevediamo inoltre test a tappeto dentro le Rsa. Ogni 15 giorni sottoporremo a test ospiti e operatori con l’obiettivo di testare anche i parenti”.
Altro tema importante è quello relativo alla gestione dei numerosi pazienti asintomatici o paucisintomatici. “Nelle Rsa – ha chiarito Gallera – non rientra nessuno dei positivi che esce dall’ospedale. I pazienti positivi escono dalla Rsa e vanno in ospedale o nel setting più interessato. I contatti stretti possono rimanere all’interno solo delle strutture che possono mantenerli in sicurezza e possono garantire l’isolamento. La delibera prevede, in ottemperanza con le indicazioni dell’Iss, “che se la struttura ha alcune condizioni precise che vengono verificate prima dall’Ats, come la possibilità di isolamento, l’avere ossigeno e quant’altro, possano rimanere nella struttura. Se la struttura non ha queste condizioni vengono spostate in degenze di comunità dedicate a loro o altre strutture per subacuti” ha concluso Gallera.