GAZOLDO DEGLI IPPOLITI – Non sono ancora state fissate le autopsie di Licia Iori, 59 anni, e del figlio Luca Zapparoli, di 27, trovati ieri senza vita nella loro casa di Gazoldo degli Ippoliti, lei riversa in camera da letto, lui in cucina, dove si era suicidato impiccandosi a un lampadario. Per gli inquirenti non ci sarebbero comunque dubbi: si tratta di un omicidio-suicidio.
Il giovane avrebbe prima ucciso la madre soffocandola e poi si sarebbe tolto la vita. Prima però ha chiamato il 118 per dare l’allarme.
Gazoldo oggi era un paese sotto shock: la gente non parlava d’altro. Molti sapevano dei problemi tra madre e figlio, di numerosi litigi in passato che solo lo scorso dicembre avevano portato anche all’intervento dei carabinieri.
In paese si era anche a conoscenza che i due erano seguiti dai servizi psichiatrici e che Luca per questo era stato anche ricoverato di recente all’ospedale di Castiglione delle Stiviere. Nonostante tutti i loro problemi sia la madre che il figlio vengono descritti come due persone perbene, gentili nei confronti di chi li incontrava. La donna usciva poco, viene descritta come una persona che raramente sorrideva, di certo la sua non è stata una vita facile alle prese ormai da molti anni con problemi di salute di natura psichiatrica. Si è separata dal marito quando Luca e sua sorella Sara erano piccoli. Una volta cresciuti, la ragazza è andata a vivere da sola, anche se aveva sempre continuato a interessarsi molto della famiglia, mentre il fratello è rimasto con la madre e ha iniziato a prendersi cura di lei. Poi però anche lui si è ammalato.
Sulla psiche di Luca pesava anche il fatto di essere disoccupato? “Può essere però sembrava avere progetti per il futuro, parlava di volersi trasferire all’estero per trovare un lavoro, addirittura negli Stati Uniti” racconta un vicino di casa.
Su quelli che potevano essere i motivi alla base dei litigi tra madre e figlio la gente non vuole sbilanciarsi. Si sa però che in altre occasioni le liti erano state molto violente e non solo quando a fine 2020 erano intervenuti i carabinieri. Poi però tutto sembrava rientrare nella normalità, o quanto meno in una pseudo normalità perchè la malattia invece ha continuato a scavare fino al tragico epilogo di ieri.