MANTOVA – Incontro ieri nella sede di Coldiretti Mantova con i vertici regionali e provinciali dei Consorzi di Bonifica per affrontare il tema della gestione delle dighe, che in base alla nuova normativa passeranno sotto il controllo di Regione Lombardia, ma con un orientamento meno “farmer friendly”, essendovi il timore che nella nuova fase possano risultare preponderanti gli interessi dei gestori dei bacini idroelettrici di montagna.
Fra i temi toccati, i contributi per gli investimenti infrastrutturali, la garanzia del minimo deflusso ecologico e il nodo della diga di Salionze, oggi gestita dal Consorzio di secondo grado Mincio, presieduto da Massimo Lorenzi.
Presenti all’incontro al Boma: Alessandro Folli (presidente Urbim), Gledis Luchelli (direttore Urbim), Gianluigi Zani (presidente Garda Chiese), Elide Stancari (presidente Territori del Mincio), Guglielmo Belletti (presidente Navarolo), Ada Giorgi (presidente Terre di Gonzaga), Massimo Lorenzi (presidente del Consorzio di secondo grado Mincio), Paolo Carra (presidente di Coldiretti Mantova e vicepresidente regionale), Fabio Mantovani (vicepresidente Coldiretti Mantova), Erminia Comencini (direttore Coldiretti Mantova).