Giornata contro le mafie, Regione: “La scuola strumento per favorire la legalità”

L'assessore alla Sicurezza della Regione Riccardo De Corato

MILANO – Gli assessori regionali Fabrizio Sala (Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione), Riccardo De Corato (Sicurezza, Polizia locale e Immigrazione, con delega ai beni confiscati e alla criminalità organizzata) e Melania Rizzoli (Formazione e Lavoro), sono intervenuti in streaming all’incontro organizzato in occasione della ‘Giornata regionale per l’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime’.  Nel corso dell’appuntamento odierno hanno portato la testimonianza alcune scuole lombarde per ricordare i sacerdoti in prima linea contro la mafia.

SALA: SCUOLA STRUMENTO DI LEGALITÀ – “La scuola – ha evidenziato l’assessore Fabrizio Sala – è di per sé un grande strumento della cultura della legalità, espressione di un modello positivo di società e di comportamenti, individuali e collettivi – ha proseguito Sala – sviluppa nei ragazzi un’etica che li rende sempre di più consapevoli e responsabili ed è importante trasmettere questi valori anche per evitare fenomeni di bullismo e microdelinquenza in tutte le sue forme. Le istituzioni hanno il dovere – ha concluso Sala – di sostenere la lotta a tutti i tipi di mafie con azioni concrete e un contrasto deciso verso tutti i fenomeni criminosi”.

DE CORATO: TRASMETTERE VALORI DEMOCRAZIA – L’assessore De Corato ha aperto il suo intervento salutando “in particolare i ragazzi delle scuole. Queste giornate di impegno civile – ha aggiunto – sono soprattutto per loro, per trasmettere loro i valori della legalità e della democrazia. Sono loro il nostro futuro. Non è facile affrontare il tema delle vittime di mafia quando le vittime sono dei sacerdoti”.  De Corato ha inoltre ricordato Don Costantino Stella e Don Stefano Caronia, “uccisi nei drammatici anni che hanno fatto seguito alla prima guerra mondiale, gli anni 1919 e 1920, e don Pino Puglisi ucciso nel 1998, alla fine di due decenni di cruenta lotta tra Stato e mafia”.  L’assessore regionale alla Sicurezza ha evidenziato che Regione Lombardia collabora da anni con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia: “la cultura della legalità non è una materia di studio, è un modo di vivere”.  De Corato ha concluso citando Don Pino Puglisi: “Credo a tutte le forme di studio, di approfondimento e di protesta contro la mafia. La mafiosità si nutre di una cultura e la diffonde: la cultura dell’illegalità”.

RIZZOLI RICORDA APPELLO PAPA GIOVANNI PAOLO II ALLE MAFIE – “La nostra presenza testimonia – ha sottolineato l’assessore alla Formazione e Lavoro di Regione Lombardia – l’impegno della Giunta sui temi della giornata”. “Ho ascoltato con grande interesse le testimonianze dei sacerdoti intervenuti e – ha aggiunto – proprio in questa occasione voglio ricordare un episodio che risale a 25 anni fa: San Giovanni Paolo II, che è stato il ‘nostro’ Papa, avendo accompagnato grande parte della nostra vita, al termine di una celebrazione eucaristica ad Agrigento rivolse un appello agli esponenti delle mafie: ‘Convertitevi,  convertitevi, convertitevi’. Un invito che è rimasto nel cuore di tutti noi. Molti sono stati i sacerdoti che nel corso degli anni hanno subìto violenze, minacce e in qualche caso martirio, a testimonianza del loro grande impegno nella lotta contro l’illegalità”.

La globalità dell’indifferenza è un virus che non ci deve contagiare” ha detto in conclusione l’assessore Rizzoli, complimentandosi con gli oltre mille giovani collegati all’evento online per l’attenzione dedicata a questa giornata di approfondimento”.

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