Giorno della Memoria, a Mantova tanti eventi per non dimenticare l’orrore della Shoah

Furono 104 gli ebrei mantovani deportati nei campi di concentramento, 39 quelli della città. Ne tornarono soltanto cinque.
Nell’approssimarsi del 27 gennaio, il Giorno della memoria, anniversario della liberazione degli ebrei prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz, da parte delle truppe dell’Armata Rossa, nel 1945, questa mattina nell’aula consiliare del capoluogo è stato presentato il programma dei numerosi eventi del Giorno della Memoria 2022 che si terranno in città e in provincia.
Ne hanno parlato l’assessore alle Bibilioteche del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna, il presidente del Conservatorio Giordano Fermi, il dirigente scolastico del Liceo musicale Este-D’Arco Giancarlo Gobbi Frattini e la docente Giovanna Maresta. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il vice Prefetto Giorgio Spezzaferri, il consigliere delegato alla cultura della Provincia Mattia Di Vito, l’esponente dell’Istituto di cultura sinta Luca Dotti, il presidente della comunità ebraica Emanuele Colorni e la presidente dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea Daniela Ferrari.

Giovedì 27 gennaio è la giornata-simbolo per ricordare la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione e la prigionia.
Le celebrazioni ufficiali si terranno alle 12 in Prefettura con la cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore ai familiari superstiti degli insigniti. Sempre il 27, alle 15.30 nella Sinagoga Norsa di via Govi 13 ci sarà il ricordo dei deportati ebrei, mentre alle 16.30, presso la stazione ferroviaria cittadina (binario 1, piazza don Leoni 14) si terrà la commemorazione del Porrajmos, la persecuzione su base razziale subita dai sinti e dai rom durante il nazismo. Alle 17.30 nella sede del Conservatorio, in via della Conciliazione 33, è prevista la cerimonia commemorativa del Giorno della Memoria. L’incontro sarà presieduto da Massimo Allegretti, presidente del consiglio comunale. Interverrà Carlo Bottani, presidente della Provincia di Mantova. La prolusione dal titolo “Contro la banalizzazione della memoria” sarà pronunciata da Carlo Saletti, storico e direttore scientifico dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea. Le conclusioni saranno affidate a Mattia Palazzi, sindaco di Mantova. Per quest’ultimo evento è richiesta la prenotazione via email a franca.merighi@provincia.mantova.it oppure a organizzazione@provincia.mantova.it (tel. 0376 204716). Si accede in ogni caso solo con il green pass fino ad esaurimento dei posti.

E’ molto ricco anche il programma degli appuntamenti organizzati dal Conservatorio “Campiani”, in collaborazione con le istituzioni locali, dal 29 gennaio al 5 aprile. Quest’anno la rassegna dedicata alla Memoria della Shoah si apre con le voci delle donne internate nei ghetti e nei lager istituiti dal Terzo Reich, e anche nei Gulag sovietici: sono le donne ad essere protagoniste del concerto intitolato “Il mio sogno vola verso il cielo” che viene presentato sabato 29 e domenica 30 gennaio nell’Auditorium Monteverdi del Conservatorio.
Sulla base delle tracce rimaste della musica composta, adattata e cantata dalle donne prigioniere (ebree, sinti, rom, italiane, polacche, russe, ceche), gli allievi delle classi di composizione del Conservatorio hanno elaborato delle libere trascrizioni degli originali, mischiando elementi classici, jazz e klezmer, che ridanno cuore e vita a quelle voci lontane. Sono voci di donne di ogni estrazione sociale e culturale, figlie, madri, sorelle, poetesse, zigane, resistenti politiche, musiciste colte o dilettanti, combattenti o pacifiste, che dal buio delle baracche e dalle miserie e stenti della loro prigionia, hanno saputo trarre forza dalla musica, levando alto un canto che racchiude i loro sogni e la speranza di una nuova vita, degna di essere vissuta. Sentendo narrare dalla voce di Francesca Campogalliani le loro vicissitudini, risulta ancor più incredibile che quel canto riesca a superare l’inferno della loro condizione.
Sul palco si alternano le allieve dei corsi di canto jazz e di canto lirico del Conservatorio ed il coro femminile del Liceo Musicale “Isabella d’Este”, preparato e diretto dal maestro Romano Adami, da sempre partner nelle produzioni della Memoria, accompagnate dai ragazzi dell’Orchestra da Camera, allievi delle classi di strumento del Conservatorio. Chiude la rappresentazione l’esecuzione del Lacrimosa del Requiem di Verdi, ricordo del concerto ascoltato nel campo di Terezín, che andò in scena dopo lunghi mesi di prove e che vide ogni volta decimato il cast per la continua inesorabile partenza degli internati verso la destinazione finale.

Sabato 29 gennaio il primo spettacolo è alle 10.30 all’Auditorium Claudio Monteverdi del Conservatorio. Si tratta di una prova generale aperta agli studenti ed alla cittadinanza in diretta streaming per gli studenti degli istituti superiori di Mantova e provincia. La replica è in agenda domenica 30 gennaio alle 21, sempre all’Auditorium Claudio Monteverdi del Conservatorio. In questo caso la rappresentazione è aperta alla cittadinanza ed è trasmessa in streaming. In differita si può vedere su Youtube. Per entrambi gli spettacoli l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria allo 0376 324636. E’ obbligatorio anche il green pass e la mascherina.