GONZAGA – Il Comune di Gonzaga dice no all’insediamento di nuovi allevamenti zootecnici intensivi e limita gli ampliamenti che superino gli indicatori medi relativi al peso vivo allevato, stabiliti in base alla tipologia di animale. E’ quanto deciso ieri sera con il via libera al Regolamento del territorio e del paesaggio rurale, approvato in Consiglio comunale con i voti favorevoli della sola maggioranza. “Il regolamento è necessario per tutelare l’ambiente da ulteriori allevamenti intensivi anche perchè oggi sul territorio sono presenti 60 mila animali per 8.500 abitanti” ha dichiarato la capogruppo di maggioranza Antonella Bernardelli.
L’AMMINISTRAZIONE: “REGOLAMENTO PER TUTELARE BENESSERE, AMBIENTE E PRODUZIONI TIPICHE”
“Il regolamento – spiega l’assessore all’urbanistica Luca Faccini -offre una definizione di allevamento intensivo come di complesso composto da strutture e impianti, organizzati anche in forma industriale, privi di nesso funzionale con un’azienda agricola per rapporto insufficiente tra le superfici dei fabbricati e la superficie aziendale, indisponibilità di terreni sufficienti a coprire almeno in parte il fabbisogno alimentare del bestiame e limitata capacità di trattare le deiezioni animali”.
“Alla luce di tale definizione, il regolamento impedisce l’insediamento di nuovi allevamenti zootecnici intensivi e limita gli ampliamenti che superino gli indicatori medi relativi al peso vivo allevato, stabiliti in base alla tipologia di animale. Nel caso di allevamenti non intensivi, sono consentiti nuovi insediamenti, interventi di riconversione e ampliamenti che adottino le migliori soluzioni progettuali e tecniche per il contenimento delle emissioni. Secondo i dati forniti dal servizio veterinario di Ats Valpadana nel 2023, con 36.736 bovini presenti nel suo territorio, 737,67 per Kmq, Gonzaga è il comune con il maggior numero di bovini in provincia di Mantova e si posiziona ai vertici delle classifiche regionale e nazionale. La somma di bovini e suini allevati nel gonzaghese dà una consistenza di 59.690 capi: 1198,6 per Kmq” prosegue l’assessore.
“Alla luce di questi dati, i criteri guida del regolamento sono orientati a promuovere, insieme, sviluppo agricolo, salute delle comunità e protezione dell’ambiente” commenta la sindaca Elisabetta Galeotti. “L’agricoltura tradizionale” continua Galeotti “è una risorsa fondamentale della nostra economia e il regolamento è finalizzato a garantire le attività agricole custodi delle produzioni tipiche e del territorio, a limitare e disciplinare la presenza di allevamenti intensivi, legati a grandi gruppi industriali italiani e stranieri, e a tutelare benessere e ambiente.” Il regolamento determina inoltre le distanze minime degli allevamenti dai centri abitati e disciplina gli interventi di compensazione e mitigazione ambientale.
COLDIRETTI: “SCONCERTATI, NEGATA OGNI POSSIBILITA’ DI SVILUPPO ALLA ZOOTECNIA. CI SONO GIA’ RESTRITTIVE NORME UE E GLI AGRICOLTORI LE RISPETTANO”
Relativamente ai contenuti del regolamento approvato tuonano le organizzazioni agricole mantovane. Il presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani, si dice “sconcertato per la decisione del Comune di Gonzaga di negare ogni possibilità di sviluppo alla zootecnia in un territorio dove gli agricoltori già rispettano norme restrittive imposte dall’Unione europea e dove non si vede oggettivamente il motivo di ulteriori vessazioni di natura ambientale”.
Resta la volontà da parte di Coldiretti Mantova di contribuire al dibattito e di collaborare in modo costruttivo con il Consiglio comunale e l’amministrazione locale ma, allo stesso tempo, è ferrea la volontà di “tutelare i diritti degli allevatori e degli agricoltori, con l’obiettivo di difendere un settore strategico per il territorio e le grandi produzioni Dop e che legittimamente deve poter pianificare il proprio sviluppo futuro con certezza, dal momento che esistono già e sono rispettate norme precise di carattere comunitario”. Inoltre, prosegue il presidente Mantovani, “parliamo di allevamenti che hanno sostenuto nel tempo investimenti anche cospicui e che oggi potrebbero essere vanificati da tale illogico provvedimento”. La sensazione è che “si voglia far pagare all’agricoltura colpe che non sono del settore primario, e come ulteriore beffa nel comune che ha in Bovimac una delle manifestazioni fieristiche più rappresentative per la zootecnia”.
CONFAGRICOLTURA: “DUBBI SULLA LEGITTIMITA’ DEI LIMITI IMPOSTI DAL REGOLAMENTO. MANCATO IL DIALOGO”
Dopo aver analizzato il documento che il Comune ha portato in consiglio comunale, confermiamo che le nostre osservazioni alla bozza – rimasta sostanzialmente invariata – non sono state accolte, né paiono essere state prese in considerazione”, è il commento di Confagricoltura Mantova. “La consulta agricola, pur attivata dal Comune, di fatto è stata ininfluente nel processo decisionale e noi associazioni siamo state coinvolte con modalità tardive e insufficienti. – prosegue Confagricoltura Mantova – Ci auguriamo che vengano posti dei correttivi nei prossimi mesi, ma fin qui ci rammarichiamo per la mancanza di dialogo. Le nostre osservazioni tecniche avevano sottolineato i potenziali danni alle imprese agricole. Abbiamo, infatti, dubbi sulla legittimità di alcuni limiti imposti dal Regolamento, che vanno contro a diverse norme regionali già in vigore e alla stessa Direttiva Nitrati, che prevede determinati limiti per le zone sensibili. Inoltre, l’analisi effettuata dal Comune di Gonzaga sullo scenario della zootecnia all’interno del suo territorio, secondo la nostra valutazione presenta errori e lacune, come nel calcolo delle emissioni
















