Mantova, ok della Giunta ai contributi per campi estivi sui beni confiscati alle mafie

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MANTOVA – La Giunta ha approvato le linee di indirizzo per la promozione di campi estivi di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie e riutilizzate per fini sociali rivolti a giovani delle scuole secondarie di secondo grado di Mantova o appartenenti ad associazioni con la sede nel Comune Capoluogo.
L’ente, si legge nella delibera, favorisce la partecipazione ai campi estivi promossi dalle associazioni che si occupano sul territorio italiano di cultura della legalità e promuovono esperienze di informazione e formazione sui temi della lotta alla mafia, assumendo a carico comunale la spesa per il sostegno alle quote di partecipazione di 160 euro che potrà essere aumentata fino a 200 euro se le domande saranno in numero inferiore a 25.
Il Comune di Mantova mette a disposizione un budget di 8.000 euro, metà dedicati agli istituti scolastici e metà alle associazioni. Per quest’ultime, se i partecipanti fossero superiori a 25 in prima istanza il contributo si ridurrà fino a 120 euro a giovane.
Il numero dei partecipanti per ogni scuola sarà di 8 individui (6 studenti più 2 docenti) che potrà variare a seconda del numero delle scuole aderenti. Nel caso quest’ultime fossero numerose verrà applicato il criterio della rotazione e verrà considerata la data di iscrizione per eventuali precedenze.
Si fa presente che il Comune di Mantova ha messo in atto molteplici azioni e iniziative finalizzate a favorire la crescita della cultura della legalità e della giustizia sociale attraverso percorsi formativi ed educativi che, fin dalla scuola, aiutino i giovani a diventare cittadini attivi e consapevoli.

“Riteniamo importante continuare a sostenere iniziative di formazione dei giovani e i campi della legalità che sono esperienze in cui i ragazzi hanno la possibilità concreta di ascoltare le vittime di mafia e di mettersi in gioco, collaborando nella riuscita dei progetti sui beni confiscati oltre che di conoscere nuovi luoghi” ha detto l’assessore alla legalità del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna.

“L’importanza di far conoscere e vivere situazioni che non sono purtroppo lontane da noi sono un’opportunità che noi amministratori vogliamo dare a questi ragazzi.
Non bisogna sviluppare un comportamento mafioso come ad esempio non vedere o far finta di non vedere. Bisogna perseguire la giustizia e lo si deve fare tutti nei comportamenti giornalieri.
Tutti noi possiamo lottando per dei diritti di uguaglianza di legalità e di giustizia, per pretendere una società sempre migliore” ha affermato l’assessore alla Pubblica istruzione Serena Pedrazzoli.