“Questa sera rassegnerò le mie dimissioni”: sono state queste le parole del premier ai ministri dopo l’incontro di un’ora con Mattarella. Oggi il voto in Senato sulla fiducia al decreto Aiuti, che ha visto l’astensione del M5S. “Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico” ha detto Mario Draghi in Cdm – è venuto meno patto fiducia alla base azione esecutivo”.
“Dal mio discorso di insediamento in Parlamento – ha spiegato Draghi – ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche”.
Il Presidente della Repubblica non ha accolto le dimissioni e ha invitato il Presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica. Lo si legge in una nota del Quirinale.
Draghi, secondo quanto si apprende da fonti ministeriali, durante la riunione del Cdm avrebbe detto ai ministri che mercoledì 20 luglio riferirà alle Camere.