MANTOVA – C’è grande attesa per i risultati della sperimentazione sul plasma iperimmune conclusa nei giorni scorsi all’ospedale Carlo Poma di cui è in corso l’analisi dei dati elaborati che poi verranno raccolti in una pubblicazione.
I risultati sono attesi in una decina di giorni. Ma al Poma si sta già lavorando per far partire nuove sperimentazioni multicentriche, alle quali l’Asst di Mantova intende aderire per potere continuare a utilizzare questa importante terapia antivirale contro il coronavirus che, da quando è partita, ha visto l’azzeramento della mortalità tra i pazienti inseriti nel protocollo.
Una sperimentazione dovrebbe ripartire sempre in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia, con cui è stata portata a termine la prima, ma in questo caso dovrebbe coinvolgere più centri.
Una seconda sperimentazione sul plasma, sempre multicentrica, potrebbe riguardare invece una procedura controllata “off label”.
A proposito della sperimentazione appena conclusa, negli ultimi giorni aveva iniziato a rimbalzare la voce di una telefonata da parte dei Nas che a inizio della settimana avrebbero chiesto al Carlo Poma alcune informazioni. Una modalità effettivamente un po’ strana di intervento per i Nas ma subito è stata fatta chiarezza: la telefonata era dovuta solo a un articolo di un giornale che erroneamente aveva scritto che la sperimentazione riguardava centinaia di persone. In verità ha coinvolto solo 25 pazienti, come da protocollo. L’equivoco è stato quindi subito chiarito.
Se le nuove sperimentazioni sono in attesa di partire, non si ferma invece la lunga schiera di donatori. Si tratta di persone ormai guarite dal Covid (quindi con due tamponi negativi) desiderose di poter offrire il proprio plasma per aiutare chi ancora sta combattendo contro la malattia. Anche in questi giorni vengono effettuati circa 7 prelievi presso il servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Carlo Poma, e intanto l’ospedale mantovano diventa ogni giorno sempre più punto di riferimento, in Italia e non solo, per la terapia per i malati di Covid.